Napoli, disoccupati e residenti "occupano" l’ex Italsider di Bagnoli

L’iniziativa dell’Osservatorio Popolare vuole sollecitare il coinvolgimento dei cittadini nel processo che dovrà portare al rilancio dell'area dell'ex acciaieria

L'ex area Italsider

L'ex area Italsider

Un corteo di disoccupati e residenti del quartiere Bagnoli, a Napoli, ha occupato l’ex area Italsider, dove un tempo sorgeva l’acciaieria. L’iniziativa, della quale si fa portavoce l’Osservatorio Popolare nato sul territorio, vuole sollecitare il il coinvolgimento dei cittadini per quanto riguarda il processo che dovrà poi portare alla riqualificazione e al rilancio dell’area.

Tra le richieste, la possibilità per i residenti di visitare la zona del cantiere, soprattutto nella attuale fase di bonifica. Sono stati inoltre sollecitati incontri di approfondimento prima che siano adottate scelte definitive. E ancora, l'accelerazione sulle clausole sociali per il lavoro con un adeguato coinvolgimento dei lavoratori al termine del processo di formazione.

Serve, a dire dei manifestanti, "il protagonismo degli abitanti del quartiere dando loro gli strumenti effettivi per il monitoraggio e il controllo della bonifica". Infine la solidarietà a chi "si impegna contro Tav e Tap".

L'ex acciaieria

Lo stabilimento siderurgico di Bagnoli, prima Ilva, poi Italsider, fu costruito nel 1905 su una superficie iniziale di 120 ettari. Nel 1977, all’apice della sua crescita, si estendeva su un’area di 2 milioni di metri quadrati e impiegava direttamente circa 800 dipendenti. È stato dismesso nel 1992, da allora l’area su cui sorgeva l’impianto è in attesa di recupero e riqualificazione.