Napoli, 12 maggio 2021 - Da anni per madre e figlia l’unica “professione” a tempo piena sarebbe stata quella dell’usuraio. Questo, almeno, secondo le indagini della magistratura, avviate grazie alla denuncia di una vittima.
Le due donne state arrestate dalla Polizia su ordine del Gip del Tribunale di Napoli. L’accusa è di usura, estorsione e violenza privata. Nel corso del blitz i poliziotti del commissariato Giugliano-Villaricca, nel napoletano, dove vivono le due donne, hanno sequestrato anche la somma di 160mila euro.
Le indagini
Negli anni, insieme ad un parente già condannato per usura e deceduto di recente, le donne avrebbero, secondo l’accusa, prestato soldi ad amici, parenti, conoscenti. I debitori erano poi costretti a versare periodicamente rate a interessi da usura e anche derrate alimentari.
La denuncia della vittima
Ad esempio, nell’episodio denunciato dalla vittima che ha permesso l’arresto di madre e figlia, per un prestito di 10mila euro in due anni la persona che aveva chiesto il denaro aveva restituito 26mila euro. Ma per le indagate non bastava, doveva dargli ancora più soldi.
A quel punto erano partite le intimidazioni e le minacce al debitore, al quale avevano anche ricordato la sorte di un imprenditore che nel 2018 si era suicidato proprio perché non era riuscito a saldare il debito usuraio contatto con il loro partente.