Napoli, 24 maggio 2025 – La città partenopea si è risvegliata ancora avvolta nell’euforia del quarto scudetto, conquistato ieri sera con una vittoria per 2-0 contro il Cagliari allo stadio Diego Armando Maradona. Tuttavia, la notte di festeggiamenti, che ha trasformato Napoli in un unico, immenso carosello azzurro, è stata segnata da un bilancio preoccupante: oltre 120 persone sono rimaste ferite, secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie e dai media locali. La gioia sfrenata per il trionfo del Napoli, guidato da Antonio Conte, si è mescolata a episodi di caos, incidenti e interventi del 118, lasciando una nota amara in una giornata storica per la città.
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La partita e l’esplosione di gioia
La vittoria contro il Cagliari, con gol di Scott McTominay e Romelu Lukaku, ha sancito il ritorno del Napoli sul tetto d’Italia, a soli due anni dal terzo scudetto. Al fischio finale, lo stadio Maradona è esploso in un boato, con i tifosi che hanno invaso le strade di Fuorigrotta, Piazza del Plebiscito, i Quartieri Spagnoli e il lungomare Caracciolo. La città, già pronta a celebrare, si è trasformata in un mare azzurro di bandiere, fumogeni e fuochi d’artificio, con caroselli di auto e scooter che hanno paralizzato il traffico fino all’alba. Tuttavia, l’entusiasmo travolgente ha avuto anche un lato oscuro, con numerosi incidenti che hanno richiesto l’intervento di ambulanze, polizia e protezione civile.
Il bilancio dei feriti: un bollettino di emergenza
Secondo i dati ufficiali forniti dall’ASL Napoli 1 e dalla protezione civile, nella notte tra il 23 e il 24 maggio 2025, oltre 120 persone sono state soccorse nei pronto soccorso degli ospedali cittadini, nelle tende di primo soccorso allestite in punti strategici come Piazza del Plebiscito e Piazza Dante, e dalle ambulanze del 118. Il bilancio, sebbene non riporti decessi direttamente legati ai festeggiamenti, evidenzia una serie di incidenti di varia gravità, che hanno messo sotto pressione il sistema sanitario locale.
Tra i feriti, si registrano casi di traumi da caduta dovuti alla calca, ferite da petardi e fuochi d’artificio, lussazioni e fratture agli arti, traumi cranici, crisi asmatiche causate dall’inalazione di fumogeni e alcuni episodi di intossicazione alcolica. In particolare, Piazza del Plebiscito, epicentro dei festeggiamenti, ha visto il maggior numero di interventi, con 30 persone curate nella tenda di primo soccorso allestita a Palazzo Reale, di cui 3 in codice rosso per ferite gravi. Altri 25 accessi sono stati registrati a Piazza Dante, mentre il resto dei feriti è stato distribuito tra gli ospedali Cardarelli, Pellegrini e San Paolo.
Tra gli episodi più gravi, si segnalano due casi di ferite da arma da fuoco, che il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, ha dichiarato non essere legati ai festeggiamenti, ma probabilmente a dinamiche di criminalità. Inoltre, tre agenti di polizia sono stati feriti in lievi aggressioni durante i tentativi di gestire la folla, classificati come codici verdi. Non sono mancati casi di crisi di panico e malori dovuti alla ressa, con alcune persone soccorse per overdose di sostanze stupefacenti, tra cui un caso di cocaina segnalato al Cardarelli.

Dieci rapine e sette aggressioni
Dieci rapine, sette aggressioni denunciate, tre feriti e un sequestro d'armi: sono questi i numeri dei carabinieri che tirano un primo bilancio della notte napoletana in cui in città sono esplosi i festeggiamenti per la vittoria del quarto scudetto. Tra gli episodi che l'Arma ha reso noti con un comunicato stampa c'è quello che riguarda un 47enne incensurato di Cercola, vittima di una rapina nella zona di Poggioreale: da una prima sommaria ricostruzione due individui in sella a uno scooter si erano avvicinati alla vittima, anche lui su un motorino. I malviventi hanno minacciato il 47enne con una pistola e si sono fatti consegnare il suo scooter non prima di aver colpito la vittima alla testa con il calcio della pistola. A Casalnuovo i carabinieri hanno arrestato per evasione un 25enne del posto. Il ragazzo, con volto coperto, tentava di confondersi tra la folla che era in piazza nel centro città durante i festeggiamenti ma i militari lo hanno riconosciuto e immobilizzato dopo una breve colluttazione.
Nel centro di Napoli invece è stato necessario soccorrere un 28enne di Caserta che poco prima era stato aggredito per futili motivi da uno sconosciuto il quale lo avrebbe colpito al volto con un coltello. Ferita da arma da taglio pure per un cittadino belga di 27 anni: da una prima sommaria ricostruzione ancora da verificare pare che la vittima, mentre si trovava a via Poerio, sarebbe stata avvicinata da due individui in sella a uno scooter che, senza alcun apparente motivo, lo avrebbero colpito con un fendente alla coscia posteriore sinistra. Il 27enne è stata dimesso con una prognosi di 10 giorni. Infine, poco prima delle 4, i carabinieri sono intervenuti a piazza Nazionale dove sono stati rinvenuti alcuni veicoli trasformati per la festa, inutilizzabili e abbandonati. In una di queste auto i militari hanno trovato una pistola scacciacani calibro 38.
La macchina dei soccorsi: un lavoro straordinario
Nonostante il caos, la macchina organizzativa dell’emergenza sanitaria ha retto l’urto. Le autorità avevano previsto un afflusso massiccio di tifosi, predisponendo un piano straordinario con tende di primo soccorso, ambulanze posizionate in punti strategici e un rafforzamento delle forze dell’ordine. Il 118 ha lavorato senza sosta, con oltre 100 interventi effettuati tra le 20:00 del 23 maggio e le 6:00 del giorno successivo. “Il sistema ha funzionato, ma la mole di interventi è stata impressionante”, ha dichiarato un responsabile della protezione civile. Gli ospedali cittadini, già sotto pressione per la gestione ordinaria, hanno attivato protocolli di emergenza per accogliere i feriti, con particolare attenzione ai codici rossi.
Il prefetto Palomba ha sottolineato l’impegno delle forze dell’ordine, che hanno controllato oltre 3.000 persone nella notte, effettuando 40 denunce per reati minori legati a disordini pubblici e uso improprio di petardi. Tuttavia, ha anche invitato i cittadini a un maggiore senso di responsabilità: “La gioia è comprensibile, ma dobbiamo evitare che si trasformi in tragedia”.
Le voci della notte: tra euforia e preoccupazione
L’allenatore Antonio Conte, visibilmente emozionato, ha commentato il trionfo in conferenza stampa, ma non ha mancato di rivolgere un pensiero ai tifosi: “Vedere questa città esplodere di gioia è unico, ma vi prego, festeggiate con prudenza”. Anche il presidente Aurelio De Laurentiis, ha celebrato il successo, ma ha aggiunto: “Napoli è una città che vive di passione, ma dobbiamo imparare a gestire queste emozioni senza mettere a rischio la sicurezza”.
Sul fronte politico, il sindaco Gaetano Manfredi ha elogiato la risposta organizzativa della città, ma ha anche espresso preoccupazione per gli incidenti: “La festa è stata straordinaria, ma il bilancio dei feriti ci ricorda che dobbiamo migliorare la gestione di eventi di questa portata”. Manfredi ha annunciato che il Comune analizzerà l’accaduto per implementare misure più efficaci in futuro, come un potenziamento delle aree pedonali e un controllo più rigoroso sulla vendita di fuochi d’artificio illegali.
Un confronto con il 2023: una storia che si ripete
Il bilancio dei feriti richiama alla memoria i festeggiamenti per il terzo scudetto del 2023, quando oltre 200 persone furono soccorse nei pronto soccorso cittadini, con incidenti simili, tra cui ferite da petardi, traumi da calca e aggressioni. Anche allora, la gioia per il titolo conquistato con Luciano Spalletti fu offuscata da un alto numero di accessi ospedalieri, con 22 codici rossi e un decesso non legato direttamente ai festeggiamenti. Questo parallelismo evidenzia una criticità ricorrente: la difficoltà di gestire l’esuberanza di una città che vive il calcio come una religione.
Rispetto al 2023, il numero di feriti è leggermente inferiore, ma il dato resta allarmante. La protezione civile ha notato un miglioramento nella risposta organizzativa, con tende di primo soccorso più efficaci e una maggiore presenza di ambulanze, ma il problema dei fuochi d’artificio illegali e della calca nelle piazze rimane irrisolto. “Napoli è unica nel suo entusiasmo, ma questo entusiasmo va incanalato”, ha commentato un operatore del 118.
Verso il futuro: una festa da migliorare
La vittoria del quarto scudetto resterà nella storia di Napoli come un momento di orgoglio e unità, ma il bilancio dei feriti invita a una riflessione. Le autorità locali stanno già pianificando un incontro per valutare l’efficacia delle misure adottate e proporre soluzioni per il futuro, come una regolamentazione più stringente dei festeggiamenti e campagne di sensibilizzazione per un tifo responsabile. Intanto, la città si prepara a continuare i festeggiamenti, con un possibile pullman scoperto previsto per lunedì, che sfilerà da Fuorigrotta al centro storico, sotto lo sguardo vigile di polizia e protezione civile.
Napoli, con il suo cuore grande e la sua passione travolgente, ha dimostrato ancora una volta di essere una città unica. Ma la notte del quarto scudetto lascia un insegnamento: la gioia più grande è quella vissuta in sicurezza.