Napoli, controlli forestali ai Regi Lagni: canali bloccati dai rifiuti

In campo i carabinieri supportati dalla polizia locale di Marigliano, dall’Agenzia Area Nolana e dal personale di Gori e Asl. Scattano i sequestri degli alvei: erano diventati delle discariche abusive

I Regi Lagni

I Regi Lagni

Napoli, 25 giugno 2021 – Rifiuti plastici, contenitori di fitofarmaci, spazzatura bruciata, carcasse di autoveicoli, parti meccaniche, borse interrate, corpi di animali morti, rifiuti agricoli e urbani, fusti e lattine di metallo. È quanto hanno trovato i carabinieri Forestali della stazione di Marigliano durante una serie di controlli svolti nella zona dei Regi Lagni, il reticolo di canali che bagna 99 comuni del Napoletano e di altre province campane.

Le verifiche ai Regi Lagni

L’attività d’indagine – svolta in collaborazione con gli agenti della polizia locale del Comune di Marigliano e il personale dell’Agenzia Area Nolana – è durata più di un anno, da gennaio 2020 a maggio 2021, e grazie anche all’utilizzo di un drone è stato possibile monitorare l’area individuando tre alvei del reticolo idrografico che nel corso del tempo erano diventati delle vere e proprie discariche abusive. In particolare si tratta degli alvei di via Sentino, siti nelle località Ponte dei cani e Tre torri al confine con Acerra.

I controlli hanno interessato un’area di circa un chilometro dei Regi Lagni, dove sono stati rinvenuti rifiuti di ogni genere ormai avvolti dalla vegetazione spontanea e infestante. Spazzatura che, fra l’altro, impediva il normale deflusso delle acque dei canali, causando di conseguenza piccole esondazioni oltre all’inquinamento dell’ambiente circostante e, in particolare, dei campi coltivati paralleli ai corsi d’acqua.

Sequestrati gli alvei controllati

Durante gli accertamenti dei militari dell’Arma sono stati coinvolti anche gli operatori dell’Asl, i quali hanno valutato il grado di contaminazione dei prodotti agricoli coltivati in prossimità dei canali. In campo anche gli addetti del Gori, l’ente gestore del servizio idrico, che hanno controllato un tratto di circa due chilometri di fognature per individuare gli allacci abusivi per lo sversamento dei reflui nei canali.

Dalle verifiche è emersa la mancanza di manutenzione ordinaria degli alvei controllati, i quali sono stati pertanto posti sotto sequestro penale per una serie di reati: smaltimento illecito di rifiuti, discarica abusiva, miscelazione di rifiuti, combustione illecita di rifiuti e immissioni non autorizzate in alveo.