Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli, 25 aprile: de Magistris, “Non voltarsi dai crimini contro umanità”

Le cerimonie si sono svolte a Palazzo San Giacomo e nella sede della Prefettura, alla presenza del sindaco e del prefetto Valentini. De Magistris ha ricordato i migranti morti in mare

Napoli, 25 aprile: de Magistris, “Non voltarsi dai crimini contro umanità”

Napoli, 25 aprile: de Magistris, “Non voltarsi dai crimini contro umanità”

La Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione nazista è stata celebrata a Napoli dal sindaco Luigi de Magistris e dal prefetto Marco Valentini, alla presenza di Antonio Amoretti, partigiano E presidente della sezione napoletana dell'Anpi. È stato anche ricordato Francesco Selvaggi, primo prefetto della città liberata.

Il sindaco de Magistris: “Per non dimenticare, per resistere e anche per liberarsi dalle oppressioni più recenti”

Le cerimonie per la Festa della Liberazione si sono svolte a Palazzo San Giacomo, sede del Municipio, e nel Palazzo della Prefettura "per non dimenticare, per resistere e anche per liberarsi dalle oppressioni più recenti: dalle diseguaglianze ai tempi della pandemia, dalle ingiustizie, dalle violenze, dalla malapolitica. Si tratta quindi anche di una giornata per riflettere - ha detto il primo cittadino di Napoli Luigi de Magistris -. Non bisogna abituarsi a girarsi dall'altra parte di fronte ai crimini contro l'umanità, da ultimo le decine e decine di morti di migranti nel Mar Mediterraneo".

Corona e libro in omaggio al prefetto Selvaggi

Nel giorno della Liberazione, nella sede del Palazzo della Prefettura di Napoli è stato presentato il libro ‘Francesco Selvaggi, primo prefetto di Napoli liberata’ scritto dal vice prefetto aggiunto Aurora Esposito. L’opera traccia un "approfondito profilo del rappresentante delle istituzioni, uomo di cultura e di alto senso dello Stato, chiamato a svolgere il suo ruolo in un momento particolarmente delicato della storia della Repubblica italiana".   Il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha sottolineato "come l'idea della scrittura del libro si debba all'intuizione del compianto prefetto Carlo Mosca, che ha sempre coltivato la memoria del passato per tutelare il patrimonio valoriale che da esso si ricava e che va trasmesso alle giovani generazioni, rimasto colpito dall'iscrizione alla memoria del prefetto Selvaggi, posta all'ingresso del Palazzo di Governo di Napoli. È sembrato pertanto quanto mai appropriato presentare il libro dedicato al prefetto Selvaggi, che portò un importante contributo per la rinascita della città di Napoli nello svolgere il proprio incarico con grande abnegazione e senso di responsabilità, nella giornata odierna in cui si celebra il significato etico della lotta per la liberazione del nostro Paese dal giogo nazifascista". 

Il commento dell’autrice e vice prefetto aggiunto Aurora Esposito

L’autrice, Aurora Esposito, ha illustrato brevemente il lavoro svolto, "importante esperienza formativa e di ricerca, che si è avvalso di fonti storiografiche e anche della memoria dei parenti del prefetto Selvaggi, che ha operato in una realtà napoletana caratterizzata dalla povertà, dalla violenza e dalle malattie, dimostrando una capacità di svolgere un ruolo strategico e di mediazione, ancora oggi proprio dell'istituto prefettizio". 

L'evento di presentazione è stato preceduto dalla deposizione, presso il cortile del Palazzo di Governo, da parte del prefetto Valentini e del sindaco de Magistris, di una corona d'alloro davanti alla targa che ricorda Francesco Selvaggi.