Mercoledì 24 Aprile 2024

Napoli, De Luca: “Debito comunale una vergogna”. De Magistris: “Menzogne”

Duro scontro tra il presidente della Campania e il sindaco del capoluogo partenopeo sul debito accumulato negli anni dalle amministrazioni cittadine. I due si rimbalzano le responsabilità

Il sindaco Luigi de Magistris ed il governatore della Campania Vincenzo de Luca

Il sindaco Luigi de Magistris ed il governatore della Campania Vincenzo de Luca

Napoli, 25 Maggio 2021 – Il tema del debito del Comune di Napoli continua a far discutere. I toni si sono però infiammati oggi, in un duro confronto a distanza tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e il sindaco della città partenopea, Luigi de Magistris.

Ha esordito il governatore, intervenendo all'assemblea pubblica di Confindustria Campania e scagliandosi contro l’attuale primo cittadino: “Il Sud che combatte e che vuole essere efficiente non può essere rappresentato da chi ha accumulato 5 miliardi di euro di debiti. Uno scandalo di proporzioni inimmaginabili”, ha affermato.

Una vergogna nazionale”

De Luca ha poi rincarato la dose, aggiungendo di essere comunque dalla parte dei napoletani: “Qui parliamo di una vergogna nazionale rispetto alla quale nessuno dice niente, salvo rinfacciarci in qualche sede che noi accumuliamo debito. Ma chi le ha tollerate queste situazioni vergognose che andrebbero stroncate dopo due minuti? Ovviamente siamo impegnati a dare una mano ai cittadini di Napoli ma la precondizione deve essere che chi triplica il debito deve andare a casa”, ha concluso.

De Magistris: “Sono state dette delle menzogne”

Non si è fatta attendere più di tanto la replica di Luigi de Magistris: “De Luca continua a spararla grossa sul debito del Comune di Napoli – ha spiegato - e ci costringe ogni volta a intervenire per evitare che le sue menzogne restino senza risposta”.

Il primo cittadino ha poi sottolineato che “il debito del Comune di Napoli non è di 5 miliardi ma è esattamente della metà ed è molto inferiore rispetto a quello di altre grandi città, anche molto blasonate, governate dal suo partito. È un debito che non abbiamo prodotto noi come amministrazione de Magistris né i napoletani – ha ricordato -, ma che deriva da due commissariamenti: quello del terremoto del 1980 e quello dell'emergenza rifiuti quando a governare c'era il partito di De Luca con la sindaca Rosa Russo Iervolino”.

Non prendiamo lezioni”

De Magistris ha poi evidenziato le problematiche riscontrate nel governare la città: “In questi dieci anni se non ci fossero stati i tagli che tutti i sindaci d'Italia denunciano, e per cui solo Napoli ha avuto un miliardo e mezzo di risorse in meno, e se non avessimo avuto leggi che hanno soffocato i Comuni, noi avremmo annullato il disavanzo”.

Il dito è ancora una volta puntato contro il presidente della Campania: “Da De Luca non prendiamo lezioni: non solo perché lui nulla di rilevante ha fatto per Napoli in questi anni, ma perché è uno dei corresponsabili, avendo governato a livello nazionale e regionale ed essendo stato anche parlamentare, della situazione in cui versa tanto il Comune di Napoli quanto gli altri Comuni. Vogliono fare la campagna elettorale sul debito? Siamo pronti”, ha concluso.