San Giorgio a Cremano, un nuovo centro per le donne vittime di violenza

È stato realizzato in due appartamenti confiscati alla criminalità organizzata e accoglierà le donne costrette ad abbandonare le proprie abitazioni a causa dei maltrattamenti subiti

Violenza sulle donne (foto di repertorio)

Violenza sulle donne (foto di repertorio)

Napoli, 30 giugno 2021 - È stato inaugurato oggi a San Giorgio a Cremano, nell’area metropolitana di Napoli, il centro antiviolenza “Maria”, una casa di accoglienza per ospitare le donne vittime di abusi, in due appartamenti confiscati alla criminalità organizzata

La struttura ha nove posti letto e uno sportello di ascolto per venire incontro alle richieste delle vittime e offrire consulenza psicologica e legale. È stata realizzata grazie al finanziamento di oltre 250mila euro da parte del Ministero degli Interni attraverso il Pon legalità.

Il sindaco: “Simbolo di una città che difende i deboli”

"Oggi è un giorno di festa", ha dichiarato orgoglioso il sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio Zinno. Secondo il primo cittadino, "aprire un luogo di accoglienza e antiviolenza in un bene confiscato ha una valenza fondamentale a San Giorgio, è un segno di come la nostra città dia sempre una mano a coloro che sono in difficoltà. Ma farlo in un bene confiscato alle mafie - ha concluso Zinno - significa rimarcare una grande differenza tra una città che difende i più deboli e i soggetti che vanno espulsi dalla nostra comunità, ovvero le mafie e camorre". 

Il presidente Commissione antimafia: “Semplificare la burocrazia”

All’inaugurazione ha partecipato anche il presidente della Commissione regionale antimafia, Giampiero Zinzi, che ha sottolineato l’importanza di restituire i beni confiscati alla propria comunità: “E non è semplice perché la burocrazia neanche in questo ci aiuta”, ha rimarcato. 

“In commissione anticamorra - ha spiegato Zinzi - ogni giorno lavoriamo per semplificare l'iter burocratico e chiediamo all'Agenzia nazionale dei beni confiscati di essere ancora più vicina ai territori. Quando un bene viene utilizzato per finalità sociali - ha concluso presidente della Commissione antimafia - è una vittoria per tutti".