Napoli, 9 giugno 2021 - Percepivano il reddito di cittadinanza, ma all’interno dei loro nuclei familiari c’erano soggetti condannati per il reato di associazione di tipo mafioso, che determina l’immediata revoca del beneficio. È scattata questa mattina un’operazione della Guardia di Finanza di Napoli con perquisizioni nei confronti di sessanta nuclei familiari che incassavano illegalmente lo strumento di sostegno al reddito.
Bloccati 700mila euro
Nel corso dell’operazione sono state sequestrate somme per il valore complessivo di circa 700mila euro, riscosse indebitamente dai soggetti nel periodo tra aprile 2019 e aprile 2021, oltre che le carte prepagate utilizzate per l’erogazione del beneficio.
Le perquisizioni e i sequestri sono stati eseguiti in diverse zone della città di Napoli, tra le quali Miano, Scampia, Secondigliano, Soccavo, Pianura, Fuorigrotta, Poggioreale e Barra Ponticelli, nonché in altre località della provincia partenopea, tra cui Ercolano, Portici, Pozzuoli, Qualiano, Melito di Napoli, Casoria e Mugnano di Napoli.
Le indagini
Lo scorso gennaio la Guardia di Finanza era intervenuta nei confronti di oltre cento beneficiari del sussidio statale nel Napoletano condannati in via definitiva per associazione mafiosa.
Il controllo, in collaborazione con l’Inps, è stato successivamente esteso anche ai nuclei familiari, poiché la normativa prevede l’obbligo di dichiarare, al momento della domanda, l’inesistenza nel proprio nucleo familiare di condannati per il reato di associazione di tipo mafioso, pena l’automatica revoca del beneficio.
Un’operazione simile, lo scorso maggio, aveva portato al sequestro di 190mila euro nei confronti di 14 persone residenti nell’area Nord di Napoli condannate per associazione camorristica.