Napoli, il procuratore antimafia de Raho a Ponticelli: “Denunciate per battere la camorra”

Il magistrato antimafia ha parlato prima dell’inaugurazione della sede di un’associazione dedicata a una vittima innocente della criminalità organizzata

Il procuratore antimafia de Raho (al centro)

Il procuratore antimafia de Raho (al centro)

Napoli, 12 giungo 2021 - “Denunciate e unitevi, è l’unico modo per battere la camorra”. È l’appello del Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho, intervenuto nel quartiere Ponticelli di Napoli per l'inaugurazione della sede dell'associazione Report, intitolata alla vittima innocente di camorra Felice De Martino.

L’importanza delle denunce nella lotta alla mafia

De Raho ha spiegato come sia importante la collaborazione dei cittadini nella lotta alla malavita: “Un’indagine senza denuncia dura anni, invece con la denuncia bastano poche settimane e questo velocizza il contrasto alla criminalità”, ha spiegato il magistrato.

A Ponticelli, nonostante gli sforzi delle istituzioni, “la situazione è preoccupante”, ha riconosciuto de Raho, e solo le denunce dei cittadini potrebbero rappresentare una svolta: infatti, la struttura fluida e frammentaria della camorra in questo quartiere rende difficile sgominare i clan, perché appena gli investigatori ricostruiscono la gerarchia criminale di un gruppo, se ne crea subito un altro. La denuncia, invece, permetterebbe di velocizzare le indagini e tenere il passo con i cambiamenti nelle organizzazioni criminali.

“Lo Stato deve essere vicino ai cittadini”

Tuttavia, ha aggiunto il Procuratore antimafia, se i cittadini si decidono a denunciare, le istituzioni devono essere al loro fianco: “Lo Stato deve manifestare la massima vicinanza a un quartiere come questo, il secondo più popoloso di Napoli, in cui la camorra si muove con ordigni esplosivi, la gente ha paura e le imprese hanno il diritto di poter lavorare in maniera libera come dice la nostra Costituzione”, ha concluso de Raho.

Insomma, azioni di contrasto e repressione della criminalità organizzata, è la visione del Procuratore antimafia, “ma anche quelle di sostegno, assistenza previdenziale e scolastica. Sono aspetti che bisogna curare di più, fin dall'infanzia i bambini devono essere accompagnati per trovare una strada nuova, diversa”, ha precisato.

Chi era Felice De Martino

Felice De Martino, al quale è stata dedicata la sede dell’associazione Report, fu ucciso a 26 anni da un colpo d’arma da fuoco esploso da alcuni camorristi di fronte a un bar. Inizialmente fu ritenuto l’obiettivo della sparatoria e solo dopo anni è stato appurato che si trattava invece di una vittima innocente.