Napoli, Sangiuliano: "Altri 33 milioni per l'Albergo dei Poveri” futuro Mann 2

Secondo il ministro della Cultura, intervenuto all'inaugurazione della sezione 'Campania romana', chiusa da oltre 50 anni, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli ha un patrimonio tanto ricco da poter raddoppiare le proprie esposizioni

Sangiuliano al Mann, Napoli capitale culturale in Rinascimento

Sangiuliano al Mann, Napoli capitale culturale in Rinascimento

Napoli, 3 aprile 2023 - "L'altro giorno ho firmato un decreto per portare sul progetto di Palazzo Fuga - Albergo dei Poveri (il grande edificio settecentesco di piazza Carlo III, ndr), altri 33 milioni di risorse aggiuntive. Ai 100 che ci sono se ne aggiungono quindi altri 33". Lo ha annunciato il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, intervenendo alla presentazione della nuova sezione "Campania romana" del Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Mann. "Ci sono tre Louvre - ha ricordato Sangiuliano - e il Mann ha tutte le risorse, tutto il patrimonio per poter raddoppiare sulla direttrice di via Foria passando attraverso l'Orto Botanico arrivando all'Albergo dei Poveri. Il direttore mi ha fatto già individuare le collezioni che potrebbero essere collocate lì. Vorrò vedere il 'Mann due', poi potrò andare anche in pensione".

Tavolo tecnico a palazzo San Giacomo

Palazzo Fuga "è tra le cose più importanti alle quali sto lavorando. Ho già firmato un protocollo tra il Ministero della Cultura e il Comune di Napoli e oggi insediamo a Palazzo San Giacomo il tavolo tecnico di esperti che dovrà seguire questo progetto" - ha aggiunto Sangiuliano. "É un progetto che è già pieno di contenuti: a Palazzo Fuga ci sarà la Federico II (l'Università, ndr) con le scuole di specializzazione in ambito storico e archeologico e ci sarà il Mann 2, che potrà esporre collezioni che al momento oggi sono solo nei depositi. Ci sarà una grande biblioteca che sarà spazio vitale per i giovani, avrà sale con eventi multimediali e forse ci saranno anche i privati con la ristorazione o cose del genere".

Campania antica: riaprono sale chiuse da 50 anni

Un percorso attraverso la Campania antica, dalle città vesuviane al basso Lazio passando per l'area flegrea e l'attuale Casertano, inquadrata in un momento storico, quello del I secolo d.C., in cui con la creazione della Regio I si saldò con Roma. Apre al pubblico la sezione "Campania Romana. Sculture e pitture da edifici pubblici" del Museo archeologico nazionale di Napoli, 2mila mq di sale comprese negli spazi dell'ala occidentale, i cui ambienti storici non erano fruibili da oltre 50 anni. Sono 240 le opere esposte, un viaggio lungo gli assi viari degli antichi centri romani della Campania, tra gli apparati decorativi degli edifici pubblici come statue colossali ed epigrafi.

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Per il direttore del Mann Paolo Giulierini "la riapertura dopo 50 anni degli spazi dell'ala Occidentale, con le eccezionali collezioni di scultura, pittura e gli ambienti elegantissimi, costituisce un punto di non ritorno nella storia del Museo archeologico nazionale: d'ora in avanti è, senza ombra di dubbio, il più grande museo di archeologia classica al mondo. Dietro questo immane sforzo c'è un team straordinario, costituito da professionisti di livello assoluto, provenienti dal Mann, dal Ministero a livello centrale, dalle Università e dalla sfera del privato, ci sono l'Europa e il Ministero che hanno sostenuto un'impresa memorabile, e c'è soprattutto l'orgoglio di una città che torna ad essere capitale dell'archeologia".