Morto durante stage, Napoli: scontri a colpi di manganello tra studenti e polizia

Gli attivisti hanno lanciato vernice rossa sulla sede degli Industriali e cercato di forzare il cordone, le forze dell'ordine hanno risposto con una carica: "Violenza vergognosa"

Manifestazione per Lorenzo Parelli: scontro tra studenti e forze di polizia a Napoli

Manifestazione per Lorenzo Parelli: scontro tra studenti e forze di polizia a Napoli

Napoli, 28 gennaio 2022 - Incidenti sono scoppiati in piazza dei Martiri a Napoli davanti alle sede dell'Unione degli Industriali, tra studenti e attivisti dei Centri sociali, che manifestavano per la morte dello studente Lorenzo Parelli a Udine e per l'abolizione dell'alternanza scuola-lavoro, e le forze dell'ordine.  Morto durante lo stage: studenti in piazza in tutta Italia. Un ferito a Milano

La carica a colpi di manganello a Napoli durante evento per Lorenzo Parelli
La carica a colpi di manganello a Napoli durante evento per Lorenzo Parelli

Gli studenti attivisti: "Vergognosa la violenza della polizia"

"Vergognosa la violenza della polizia". Così i manifestanti scesi in piazza oggi a Napoli "per chiedere giustizia per Lorenzo", il 18enne morto a Udine durante uno stage in fabbrica nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro, commentando quanto accaduto in piazza dei Martiri. "Il corteo - scrivono in una nota diffusa dopo gli incidenti - è stato caricato dalle forze dell'ordine in assetto anti sommossa da due lati, come avvenuto anche questa mattina a Torino. Un comportamento vergognoso da parte delle forze dell'ordine. Lorenzo è morto a causa di un sistema che ci sfrutta e che ci fa letteralmente morire per arricchire sempre i soliti noti, come se non bastasse la reazione dello Stato è quella di manganellare degli studenti e delle studentesse che chiedono semplicemente giustizia per un loro coetaneo".   Il corteo è poi proseguito sul lungomare, dove i manifestanti hanno continuato a chiedere "l'abolizione della legge 107, che combattiamo da anni e che sapevamo avrebbe prodotto solo lo smantellamento della scuola e della formazione. Continueremo a chiedere giustizia per Lorenzo, purtroppo in questo Paese anziché essere tutelati i giovani perdono la vita in luoghi dove non si sarebbero dovuti trovare e se provano ad alzare la testa vengono picchiati", conclude la nota degli attivisti.