Napoli, metro linea 1: stop di 7 ore il 9 febbraio per testare i nuovi treni

Le ultime partenze prima della sospensione del servizio sono previste da Piscinola alle 9.12 e da Garibaldi alle 9.16. L'assessore Cosenza: "Il varco al Rione Sanità arriverà prima del 2026"

Metropolitana linea 1 Napoli

Metropolitana linea 1 Napoli

Napoli, 7 febbraio 2023  - Stop di oltre 7 ore giovedì prossimo 9 febbraio per la linea 1 della metropolitana di Napoli.  Giovedì 9 febbraio la circolazione dei treni sarà infatti sospesa dalle 9.15 alle 16.45 sull'intera tratta Piscinola-Garibaldi per consentire lo svolgimento di prove tecniche su materiale rotabile. Anm informa che le ultime partenze prima della sospensione del servizio sono previste da Piscinola alle 9.12 e da Garibaldi alle 9.16; il servizio riprenderà con la prima partenza da Garibaldi alle 16.52 e da Piscinola alle 16.48.

Il nuovo stop per permettere l'esecuzione delle prove dei nuovi treni della metropolitana era stato annunciato ieri dall'assessore alle Infrastrutture e alla Mobilità del Comune di Napoli Edoardo Cosenza, ascoltato in Commissione Trasporti del Consiglio comunale di Napoli. Cosenza ha spiegato che "a causa del perdurare delle agitazioni del personale Ansfisa per ora non è possibile effettuare di sera le prove tecniche".  L'ultimo stop per prove tecniche dei nuovi treni sulla Linea 1 risale allo scorso 25 gennaio, quando il servizio è stato sospeso per 3 ore dalle 9.30 alle 12.30. 

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Varco alla Sanità prima del 2026 

Il varco di accesso alla metropolitana Linea 1 nel Rione Sanità "si farà" in tempi assolutamente compatibili con la deadline fissata dal Pnrr, che è il 2026". Lo ha assicurato l'assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza, intervenuto oggi in Commissione Infrastrutture e Mobilità del Consiglio comunale di Napoli proprio per chiarire le ragioni dei ritardi della realizzazione dell'uscita della Linea 1 nel quartiere Sanità. L'assessore Cosenza ha precisato che "l'entrata Sanità si farà ed è interamente finanziata con 6 milioni e 900 mila euro di fondi Pnrr, quindi non esistono preoccupazioni rispetto alla mancanza di risorse". 

Resta invece da risolvere "il problema burocratico legato al passaggio dei tecnici che devono effettuare i sondaggi in un'area di proprietà privata, ma la questione si risolverà senza necessità di effettuare espropri e con effetti limitati per i residenti". I tempi per effettuare i lavori, secondo i progettisti, saranno di 24 mesi, "quindi assolutamente compatibili con la deadline fissata dal Pnrr che è il 2026". 

In Commissione è intervenuta anche Laura Lieto, assessore all'Urbanistica del Comune di Napoli, la quale ha spiegato che "il punto di forza del progetto sta nel fatto che la metà degli interventi si svolgeranno all'interno di un percorso sotterraneo esistente, un tunnel scavato all'interno di una cavità ottocentesca, utilizzato anche come rifugio antiaereo durante la Seconda guerra mondiale. Un progetto, quindi, coerente anche con l'identità e la storia dei luoghi, come lo stesso metrò dell'arte. Non esistono inoltre rischi strutturali, come documentano i numerosi studi scientifici che riguardano la zona".