Mercoledì 24 Aprile 2024

Marano, vietata la processione della Madonna nei vicoli dei clan: "Sarebbe come inchino"

La festa religiosa il 3 luglio. Il comandante della municipale: "Si rischia il sequestro della statua sacra"

Processione a Marano (immagini da Facebook)

Processione a Marano (immagini da Facebook)

Marano (Napoli), 30 giugno 2022 - Pugno duro contro gli "inchini" ai clan del comune di Marano, nel napoletano. Nessuna deviazione alla processione in onore della Madonna nelle strade dove risiedono affiliati ai clan, pena il sequestro della statua: è quanto annunciato dal comandante della Polizia municipale Luigi Maiello, negando l'autorizzazione di deviazioni alla prossima processione religiosa in onore della Madonna, in programma per il 3 luglio, in alcune strade della città dove risiedono soggetti "legati direttamente ed indirettamente alla criminalità organizzata". 

Maiello ritiene che l'ingresso della statua sacra in quelle zone sarebbe interpretato "come una sorta di inchino al clan operante in quell'area", ed annuncia che in caso di deviazioni, la processione sarà interrotta e la statua sottoposta a sequestro. "Anche a Marano - ha spiegato Maiello - vige esclusivamente la legge dello Stato, e lo Stato non si piega, non si inchina. Dovrebbero invece piegare la testa ed inginocchiarsi ai cittadini, gli pseudo camorristi che hanno distrutto il tessuto economico e sociale di questa città, fatta soprattutto di persone perbene e lavoratori".

"Marano è una bella città - aggiunge il comandante - però purtroppo come ogni cosa bella ha un male, che è la criminalità, che noi dobbiamo estirpare anche con queste forme simboliche. Entrare in un vicoletto, in una strada privata, per ossequiare un parente o un boss, è un segnale che noi non possiamo tollerare. Arriveremo anche fino a sequestrare la statua, pur essendo io una persona credente, se dovesse avvenire una deviazione al percorso stabilito ed autorizzato: quello non sarà più un'immagine sacra, ma sarà un gesto di prostrazione nei confronti di persone che hanno fatto il male di questa città, ed in generale di tutto il napoletano. La vera piaga, il vero tumore che abbiamo nelle nostre zone è la camorra, e chi non lo capisce è complice della criminalità".