Giovedì 25 Aprile 2024

Napoli, riapre la libreria The Spark in partnership con Mondadori

L’hub creativo nel cuore di Napoli dispone anche di uno spazio di coworking e uno per gli eventi culturali. La direttrice: “Riapriamo per la terza volta, è un messaggio di resistenza e crescita”

Napoli, riapre la libreria The Spark in partnership con Mondadori

Napoli, riapre la libreria The Spark in partnership con Mondadori

Riapre The Spark, primo hub creativo nel cuore di Napoli, con una novità importante: la partnership con Mondadori. "Oggi riapriamo per la terza volta, è una riapertura diversa da tutte, con un tassello in più, la partnership con Mondadori ma anche un messaggio di resistenza e crescita del progetto - afferma la direttrice della libreria Michela Musto -. Abbiamo cercato in quest'anno di resistere, proporre nuove iniziative di arte, formazione e anche legate al libro e siamo sicuri che riapriamo più forti".

L’innovativo locale in Piazza Bovio ospita, accanto agli scaffali dei libri, uno spazio di coworking e uno per gli eventi culturali che in questo periodo di pandemia può essere usato da 15 persone al massimo mentre gli altri hanno comunque la possibilità di seguire online.

La partnership con Mondadori

The Spark riapre dopo un accordo con Mondadori: "Abbiamo fortemente voluto questa partnership - spiega Marco Leggiero, area manager centrosud di Mondadori per il franchising -. Ci siamo un po' inseguiti perché questa libreria è davvero atipica e ci piace molto per l'accoglienza e le opportunità. Noi abbiamo 530 punti vendita ma con le specificità di The Spark no. Siamo un'azienda che ha 100 anni di storia ma ama lavorare con professionisti giovani e in gamba. In più questa libreria è nel centro di Napoli e in un momento di pandemia e di difficoltà in Italia credere nelle librerie come presidio culturale ma anche simbolo di resilienza alla pandemia ci aiuta a pensare al futuro con un po' di serenità".

La riapertura avviene oggi in concomitanza con un'intera giornata dedicata a eventi e incontri, dal vivo e online. "Noi abbiamo provato a essere non solo libreria ma anche a offrire servizi che i luoghi deputati alla cultura non sono stati in grado di garantire in pandemia - continua Musto - Quindi pensiamo a noi stessi anche come luogo espositivo, museo, luogo di musica, e abbiamo anche proseguito con il coworking che ha avuto più clienti in questo periodo perché le persone non ce la fanno più a stare da soli a casa a lavorare".