Procida, l'isola è pronta ad accogliere i profughi afghani

Già individuata la disponibilità per quattro ospiti. La consigliera Carabellese delegata all’Integrazione dell’isola che sarà nel 2022 Capitale italiana della Cultura: “Non possiamo fingere di non vedere, non possiamo fingere di non sentire”.

Civili afghani accolti all'aeroporto di Fiumicino

Civili afghani accolti all'aeroporto di Fiumicino

Procida (Napoli), 28 agosto 2021 - Già in prima linea nell'accoglienza ai migranti attraverso il progetto Sai, ex Sprar, il primo attivato su una piccola isola, il Comune di Procida ha manifestato la piena disponibilità a destinare una quota dei posti a favore di quanti, in fuga dall'Afghanistan, arriveranno in Italia come richiedenti asilo.

"Sono arrivati in Italia uomini e donne e bambini in fuga da un destino di morte e di schiavitù sociale e personale: non possiamo girarci dall'altra parte- spiega Matilde Carabellese, consigliera delegata all'Integrazione -. Non possiamo fingere di non vedere, non possiamo fingere di non sentire. Procida, nei limiti delle sue possibilità, ha deciso di dare la disponibilità all'accoglienza per quattro persone, all'interno del progetto SAI già attivo: un nucleo familiare o due donne sole con bambini siano già da ora benvenuti tra di noi".

Il Comune di Procida nel triennio 2018-2020 ha accolto 45 migranti nel progetto Sprar
Il Comune di Procida nel triennio 2018-2020 ha accolto 45 migranti nel progetto Sprar

In accordo con la onlus Less, che gestisce la rete Sai sull'isola, è infatti già stata individuata la disponibilità di quattro posti in un immobile in via Cafarotta, disponibilità cui potrebbero seguirne altre: nei prossimi giorni, attraverso l'interlocuzione con la Prefettura di Napoli, sarà studiato nel dettaglio il calendario dei possibili arrivi. Dall'attivazione dello Sprar, nel triennio 2018-2020, Procida, che nel 2022 sarà Capitale italiana della Cultura, ha accolto 45 migranti, arrivati da Camerun e Congo, Costa d'Avorio e Ghana, Nigeria, Niger e Somalia. Trentadue beneficiari sono stati avviati in percorsi formativi, otto minori iscritti negli asili nido e nelle scuole dell'infanzia dell'isola e sono stati perfezionati 8 training formativi, allacciando 46 collaborazioni con realtà no-profit e aziende procidane.