Mercoledì 24 Aprile 2024

Castellammare di Stabia, incendio nel porto: muore sulla barca in fiamme donna di 29 anni

La vittima è Giulia Maccaroni di San Vito Romano, la giovane dormiva a bordo dell’imbarcazione, è passata dal sonno alla morte. Sul caso indaga la Procura di Torre Annunziata. Le ore prima della tragedia.

Giulia Maccaroni

Giulia Maccaroni

Castellammare di Stabia (Napoli), 30 agosto 2021 - Ha perso la vita in un incendio divampato la notte del 29 agosto su una barca a vela ormeggiata nel porto turistico di Castellammare di Stabia, vicino Napoli, Giulia Maccaroni, 29 anni di San Vito Romano (Roma). La giovane donna, secondo quanto ricostruito dalla Capitaneria di porto stabiese, è deceduta per asfissia: sul corpo, infatti, non sono state rinvenute ferite o ustioni. La 29enne, che aveva deciso di trascorrere la notte a bordo, faceva parte dell'equipaggio dell'imbarcazione di nazionalità inglese, gestita da una società di charter del Napoletano. Ancora sconosciute le cause del rogo, sul caso indaga la procura di Torre Annunziata e della Capitaneria. Castellammare, incendio nel porto: indagine per omicidio colposo sulla morte della skipper

Le ore prima della tragedia

Era tornata ieri sera dopo due mesi di charter sulla “Morgane” alle Isole Eolie, in Sicilia, e sul suo profilo Facebook aveva pubblicato immagini incantevoli del mare attraversato, con il piccolo equipaggio della 22 metri a vela che questa notte ha preso fuoco nel porto di Marina di Stabia, a Castellammare di Stabia (Napoli). Giulia Maccaroni, su quella barca ha perso la vita, durante il sonno. Dormiva sottocoperta e forse non si è nemmeno accorta che all'esterno le fiamme avevano cominciato a divorare parte dell'imbarcazione e a esalare i fumi da plastica, legno e resine insinuatisi nella cabina dove è stato trovato il suo corpo esanime. "Nella notte siamo stati allertati per la presenza di un incendio di una barca ormeggiata nel porto turistico Marina di Stabia - spiega il Comandante della Capitaneria di Porto stabiese, Achille Selleri - Subito dopo le operazioni di spegnimento, il personale dei Vigili del Fuoco e della Guardia Costiera saliti a bordo hanno rinvenuto il corpo senza vita della giovane donna, originaria di San Vito Romano”. Rientrata da una traversata resa difficile anche dalle condizioni del mare mosso, Giulia aveva rifiutato di rientrare a casa con gli altri membri dell'equipaggio, preferendo dormire da sola a bordo “per la stanchezza”.  Poi, l'incendio.

Sul corpo nessuna ustione, né ferite: Giulia è passata dal sonno alla morte

Sulla salma - trasferita all'obitorio del cimitero di Castellammare di Stabia in attesa di autopsia - non sono stati trovati segni né di ustioni né altre ferite: la donna è semplicemente passata dal sonno alla morte. “Non abbiamo al momento elementi che facciano propendere per un incendio doloso - afferma il comandante Selleri - Il relitto è stato sequestrato e sarà sottoposto a verifiche tecniche per comprendere le cause dell'incendio”. “Il cuore è triste per il destino di questa giovane donna - commenta Giovan Battista La Mura, presidente del Porto Marina di Stabia - Gli ormeggiatori che l'hanno conosciuta erano particolarmente afflitti. Hanno lavorato tutta la notte e a loro sono andati gli elogi dei Vigili del Fuoco perché, già prima del loro arrivo, avevano cominciato a spegnere il rogo”. Marina di Stabia è un attracco dotato di un imponente sistema di videosorveglianza che ora risulterà utile alla magistratura per analizzare come l'incendio abbia potuto innescarsi a bordo della “Morgane”, una barca che batteva bandiera inglese, ma era gestita da una società di Gragnano (Napoli)