Guerra di camorra, 250 militari presidiano il Napoletano

Bombe esplose, auto crivellate e armi nascoste sotto terra. Sono solo alcuni degli ultimi episodi che stanno scandendo la guerra in atto tra Frattamaggiore e Frattaminore. La scarcerazione di un capo clan ha dato il via alla riconquista del territorio

Carabinieri al lavoro

Carabinieri al lavoro

Napoli, 18 febbraio 2022 – Cinque bombe carta esplose e un’auto crivellata di colpi. Sono solo alcuni delle esplosioni di violenza avvenuti negli ultimi giorni nella zona tra Frattamaggiore e Frattaminore, dove è in atto una guerra di camorra per il controllo del territorio. La miccia è stata la scarcerazione di un capo clan, in lotta per la riconquista del territorio. È per questo motivo che, ieri sera, un battaglione di 250 carabinieri ha passato al setaccio strade e piazze della zona.

Nel corso delle attività di monitoraggio del territorio, avviate dai carabinieri del Comando provinciale di Napoli in sinergia con l'Autorità giudiziaria e la Prefettura di Napoli, sono state effettuate perquisizioni a tappeto sulle persone e nelle abitazioni. Ogni notte, almeno quattro pattuglie dell'Arma girano nelle strade e tra le piazze ed identificano persone sospette. Dall'inizio dell'anno ad oggi – questa notte l'ultimo servizio ad alto impatto – i carabinieri della compagnia di Giugliano hanno svolto più di 100 servizi a largo raggio durante i quali sono state controllate 450 persone e 250 veicoli. Effettuati 60 controlli alle persone sottoposte agli arresti domiciliari, cinque i veicoli rubati recuperati e numerose denunce a piede libero per guida senza aver mai conseguito la patente specie nei confronti di persone già note alle forze dell'ordine. È avvenuto anche un arresto per evasione.

Durante le perquisizioni i carabinieri hanno scoperto anche un arsenale custodito in una busta, in un terreno dove erano depositati serbatoi per il gas a via Iannucci. Una pistola revolver risultata rubata nel ‘98 nel Comune di Taurianova, una semiautomatica Benelli, anche questa rubata negli anni 90, a Piombino. Una terza pistola, marca Glock con matricola abrasa. E ancora 6 caricatori pieni e 198 cartucce di vario calibro. Infine una bomba a mano M52 fabbricata decenni fa nella ex-Jugoslavia. Armi sulle quali sono in corso i necessari accertamenti balistici. I servizi sono previsti anche nei prossimi giorni e continueranno senza sosta.