Giovedì 18 Aprile 2024

Goletta Verde Campania, acque inquinate sulla costa: dove i siti più a rischio?

Inquinate 14 località sulle 31 analizzate dal Legambiente, il 64% in prossimità di spiagge libere. Premiati invece il lungomare Caracciolo a Napoli e le spiagge di Ischia

Spiagge sull'isola di Ischia

Spiagge sull'isola di Ischia

Napoli, 11 luglio 2022 – Acque inquinate sulla costa campana: 14 siti su 31 risultano compromessi dalla cattiva depurazione, che favorisce l'afflusso in mare di sostanze dannose per la salute. È il risultato che emerge dall'indagine di Goletta Verde sul livello di inquinamento delle acque. Tra i 17 punti di prelievo che hanno superato i test, ci sono il lungomare Caracciolo di Napoli (spiaggia Mappatella beach) e le quattro spiagge di Ischia.

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"Anche quest'anno registriamo una fotografia delle coste campane tra luci e ombre – commenta il direttore di Legambiente Campania, Francesca Ferro – con delle situazioni che rendono bene la gravità della situazione della depurazione. Per i casi più gravi, quei 'malati cronici' che denunciamo da anni, proseguiremo con le nostre azioni di denuncia, chiedendo l'applicazione della legge sugli Ecoreati, per risolvere le criticità che ancora minacciano la qualità e la salute dei nostri mari".

Il 64% dei punti oltre il limite di legge (9 su 14) ricadono in prossimità di foci che non vengono campionate dalle autorità competenti, perché non ritenute balneabili, ma presso le quali si trovano spesso spiagge libere frequentate dai bagnanti ignari del potenziale pericolo.

La mappa dell’inquinamento

Tra il 19 e il 30 giugno, i volontari della storica campagna di Legambiente hanno analizzato 31 siti costieri della regione: 14 di questi sono risultati inquinati o fortemente inquinati, mentre i restanti 17 sono rientrati nei limiti consentiti dalla legge. Ecco dove. Sono cinque i punti analizzati nella provincia di Caserta, otto nella provincia di Napoli, 14 a Salerno e quattro nell'isola di Ischia. Il 51% dei campioni di acqua è stato prelevato presso punti critici come foci e canali, l'altro 49% in mare.

Dei 16 punti prelevati in prossimità di foci e canali, 10 risultano fortemente inquinati, due inquinati e quattro entro i limiti. Dei restanti 15 punti che si trovano in mare, in prossimità di aree conosciute e costantemente monitorate dall'azione di Goletta verde, due sono risultati inquinati e i restanti 13 entro i limiti di legge.

"Anche in Campania, il lavoro svolto dai volontari di Goletta Verde risulta fondamentale, non solo per continuare a denunciare quanto accade in termini di mala depurazione e scarichi illegali, ma anche per continuare a stimolare le autorità competenti a indagare e ad andare fino in fondo per trovare responsabilità e cause", sottolinea la portavoce di Goletta Verde, Katiuscia Eroe.

Le zone più inquinate 

I campioni prelevati e analizzati da Goletta Verde, che si aggiungono a quelli dell'Arpa – gli unici che determinano la balneabilità di un tratto di costa e sono alla base delle famose Bandiere Blu – hanno l'obiettivo di individuare le criticità dovute a una cattiva depurazione dei reflui in specifici punti – come foci, canali e corsi d'acqua – il principale veicolo con cui l'inquinamento, generato da un'insufficiente depurazione, arriva in mare. Le analisi mostrano la presenza di batteri di origine fecale (enterococchi intestinali ed escherichia coli), considerati un marker specifico di inquinamento dovuto a scarsa o assente depurazione.

Le maggiori criticità si rilevano nella provincia di Caserta, nei pressi della foce del fiume Savone a Mondragone e del Regi Lagni a Castelvolturno, e nella provincia di Napoli, in corrispondenza della foce del canale di Licola, foce del fiume Sarno, foce del rivolo Neffola a Minori e della spiaggia fronte il rivo San Marco a Castellammare di Stabia. E ancora nella provincia di Salerno, con la foce del Regina Minor, la foce del fiume Irno sul lungomare di Salerno, la foce del fiume Picentino tra Salerno e Pontecagnano Faiano, la foce del torrente Asa a Pontecagnano Faiano, la foce di un canale di scarico a Eboli, la foce del Tusciano a Pontecagnano Battipaglia e la foce del fiume Solofrone a Capaccio Agropoli.