Giovedì 18 Aprile 2024

Ministra Cartabia: "Napoli, paziente grave: la giustizia deve ripartire da qui"

I processi pendenti sono 57.400; la riforma della Guardiasigilli prevede oltre 16 mila assunzioni, anche di neolaureati. Flash mob con scheletro dei Magistrati Onorari

flash mob Magistrati Onorari

flash mob Magistrati Onorari

Napoli, 20 luglio 2021 - "Non abituiamoci a innocenze provate dopo 20 anni. Sono vite distrutte e solo una grande tenacia e la resilienza umana possono far rinascere qualcuno dopo essere stato oscurato nella propria dignità e nella propria reputazione per troppo tempo". Lo ha dichiarato la ministra della Giustizia Marta Cartabia, durante l'intervento al convegno 'Ufficio del processo' presso il dipartimento di Giurisprudenza dell'università di Napoli Federico II. La MInistra questa mattina ha incontrato i vertici degli uffici giudiziari dei distretti della Corte d'Appello di Napoli presso il palazzo di Giustizia, quindi ha vistato il centro storico e, nel pomeriggio, ha preso parte al convegno, alla presenza del rettore dell'Ateneo federiciano Massimo Lorito

Riforma della Giustizia col reclutamento di 16.500 addetti

"L'Ufficio del processo nasce per contribuire ad affrontare problemi endemici del Paese, particolarmente acuti in questa terra, che sono quelli dei tempi della giustizia. Nasce come risposta a una difficoltà, ma è anche una grande opportunità per la giustizia, i ragazzi, le scuole di legge" - ha aggiunto Cartabia nel corso della sua visita presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'università Federico II per presentare alle università campane la sua  riforma che, grazie alle risorse del Pnrr, dovrebbe portare al reclutamento di 16.550 addetti, tra cui neolaureati (in giurisprudenza e, in misura minore, in economia e commercio e scienze politiche), specializzandi e tirocinanti negli uffici giudiziari. 

Cartabia: "Una grande opportunità per i giovani"

"I giovani - ha detto la Guardasigilli - sono chiamati a dare assistenza al giudice; è un grande supporto alla giustizia. Quest'istituto non è del tutto nuovo, ma è presente con modalità sperimentali sin dal 2014, e in alcune realtà ha portato anche risultati di notevolissimo rilievo. Oggi l'Ufficio del processo è un'occasione per tutti: per la giustizia italiana, per i ragazzi, per fare una riflessione sulla formazione del giurista che ha tanto bisogno di coniugare teoria e prassi". 

"Il Paese non rinasce senza un solido pilastro della Giustizia"

"Ciò che si è compreso nello scrivere il Recovery plan e il Pnrr è che un Paese non può rinascere, non può ricreare prosperità dopo questi anni di oppressione della pandemia, senza che il pilastro della giustizia sia solido e ben funzionante - ha rimarcato la Ministra - . Questo nesso tra la rinascita sociale ed economica del Paese e il corretto funzionamento della giustizia è il grande tema posto con questo Pnrr. Chiediamo anche ai nostri ragazzi di dare il loro contributo, secondo le loro caratteristiche, certi che sia un'occasione e una possibilità anche per loro e per il loro futuro professionale". 

Giustizia a Napoli, paziente grave. 57.400 processi pendenti

"Sono venuta qui perché sapevo che sarei andata a incontrare la realtà più complessa e più difficile, quella con maggiori problemi" - ha detto Cartabia ai vertici degli uffici giudiziari dei distretti della Corte d'appello partenopea. "Se la giustizia non riparte da qui, non ce la farà da nessuna parte. Sono qui per conoscere le problematiche dalla viva voce e vedere i luoghi dove avvengono, ma anche come segno di una vicinanza e di un'attenzione particolare che il Ministero ha verso le realtà più difficili. Non si vanno a curare i sani. Qui c'è un paziente grave", ha detto.  Napoli - ha spiegato Cartabia - deve essere messa in condizioni di poter garantire ai suoi cittadini un'adeguata risposta giudiziaria. Io sono venuta qui per questo, volevo essere qui per offrire concretamente tutto il supporto necessario che il Ministero può dare. Napoli ce la deve fare, è una terra piena di risorse intellettuali, culturali, le preoccupazioni di ambiti di impunità, che qui sono intollerabili più che in altri posti, sono le mie preoccupazioni".  "Quando ho visto i dati di Napoli mi sono chiesta: cosa deve fare il Ministero? Ma anche: cosa è successo negli anni, non ora, perché si arrivasse a una situazione del genere?", ha detto. "Com'è possibile arrivare a 57.400 processi pendenti a Napoli? E sarebbero il doppio, se non fossero prescritti. Se metà dei processi sono prescritti dobbiamo aggiustare il treno, non possiamo lasciarlo lì".

Il flash mob dei Magistrati onorari con lo scheletro

Fuori dal palazzo di Giustizia ha avuto luogo anche un flah mob organizzato dai Magistrati Onorari, con tanto di scheletro con indosso una toga.  I Magistrati Onorari hanno manifestato per protestare contro la condizione "di lavoratori precari e retribuiti a cottimo, senza alcuna tutela in caso di malattia, infortunio, gravidanza". A meno di un mese dalla definitiva entrata in vigore della legge Orlando, che, spiegano i magistrati onorati, "precarizza ancora di più la categoria dimezzandone impegni e guadagni" ed a pochi giorni dalla pubblicazione della proposta di riforma, elaborata dalla commissione tecnica istituita dal Ministro, i Magistrati Onorari si sono organizzati per protestare affinché vengano riconosciute le loro istanze di lavoratori, ormai legittimate da numerose sentenze nazionali e sovranazionali".  Sulla questione dei Giudici Onorari la Commissione UE ha aperto qualche giorno fa una procedura d'infrazione contro l'Italia, che ha due mesi di tempo per rispondere. I Magistrati Onorari ora sperano che lo Stato risponda presto con un decreto legge che renda loro giustizia e la dignità di lavoratori europei.