Giovedì 25 Aprile 2024

Giudice di pace di Sant'Anastasia, mazzette in cambio di perizie e favori: 6 arresti

Sono 15 le persone indagate dalla procura di Nola per corruzione, occultamento di atti pubblici, falso in atto pubblico, truffa ai danni dello Stato e depistaggio

Intercettazioni della Guardia di Finanza

Intercettazioni della Guardia di Finanza

Napoli, 17 maggio 2022 – Mazzette ai cancellieri dei giudici di pace, scoperto nel Napoletano un giro illecito di soldi in cambio di favori. Perizie tecniche a professionisti compiacenti, avvocati con libero accesso ai fascicoli, valori bollati contraffatti. È quello che, secondo l’accusa, alla Cancelleria del Giudice di Pace di Sant'Anastasia, al tribunale di Nola. Sono 15 le persone indagate nell’inchiesta della Procura di Nola, di cui 6 finiti agli arresti domiciliari.

I provvedimenti

La Guardia di Finanza di Napoli e i Carabinieri del Nucleo antifalsificazione monetaria di Roma, hanno eseguito un'ordinanza emessa dal gip del tribunale nolano nei confronti di 15 persone tra cancellieri, operatori giudiziari, avvocati, medici ed altri professionisti – indagate a vario titolo per corruzione, occultamento di atti pubblici, falso in atto pubblico, truffa ai danni dello Stato e depistaggio.

Nei confronti di tre cancellieri e di tre avvocati è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti del direttore amministrativo pro tempore della Cancelleria del Giudice di Pace di Sant'Anastasia e il divieto di dimora nello stesso Comune per otto professionisti (medici, geometri e periti assicurativi).

Cosa è emerso dalle indagini

Dalle indagini è emersa una prassi costante e consolidata di gestione illecita degli affari penali nell'Ufficio del Giudice di Pace di Sant'Anastasia con riferimento, in particolare, all'assegnazione delle consulenze tecniche d'ufficio. Secondo quanto ricostruito, cancellieri e operatori giudiziari erano soliti garantire l'affidamento di incarichi di Ctu a medici, geometri e periti assicurativi compiacenti, dietro ricompensa di denaro contante e utilità varie, come visite mediche gratuite e tamponi Covid, buoni carburante, lavori di ristrutturazione, generi alimentari vari. Il tutto accadeva all'interno dell'Ufficio giudiziario e presso il domicilio degli impiegati indagati.

Il sistema illecito

Il sistema illecito si è esteso anche ad alcuni avvocati legati da rapporti di stretta amicizia con i dipendenti pubblici i quali, dietro erogazione di periodiche utilità, si garantivano libero accesso agli uffici e, in maniera indisturbata, sottraevano documentazione da fascicoli e, sempre con la compiacenza di cancellieri e operatori giudiziari ottenevano l'anticipazione della pubblicazione delle sentenze alterando il normale ordine cronologico. Il Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma ha inoltre accertato l'utilizzo di valori bollati contraffatti da parte di due avvocati.