Giovedì 25 Aprile 2024

Geo Barents a Napoli: sbarcati 35 minorenni soli, il Comune li prende in carico

A bordo della nave di Medici senza frontiere 75 migranti, perlopiù minori e donne. L'assessore al Welfare, Luca Trapanese: "Napoli città accogliente e inclusiva"

Geo Barents a Napoli, lo sbarco dei migranti, tra loro 35 minori non accompagnati

Geo Barents a Napoli, lo sbarco dei migranti, tra loro 35 minori non accompagnati

Napoli, 27 aprile 2023 - Migranti, gli sbarchi non si arrestano e a Napoli questa mattina, alle prime ore, è arrivata in porto al molo 21 la Geo Barents. A bordo della nave di Medici senza frontiere ci sono 75 persone provenienti da Paesi africani, tra cui 41 minori (34 non accompagnati e 7 accompagnati) e 13 donne, soccorsi lunedì su un barchino in legno in acque internazionali vicino la Libia. 

Juan Matias Jil, capo missione: “Stanno bene”

"Hanno cominciato già a sbarcare famiglie e minori accompagnati, stiamo effettuando le visite mediche, tutto procede". Così Juan Matias Jil, capo missione di Medici senza Frontiere, nel corso di un breve incontro con i giornalisti a margine dello sbarco dei 75 migranti, provenienti da 11 paesi dell'Africa subsahariana, arrivati al porto di Napoli a bordo della nave Geo Barents. "Erano scioccati per la situazione, per il momento, ma in termini di salute stanno bene, sono stabili direi. C'è qualche situazione che stiamo gestendo con l'autorità sanitaria locale ma nulla di grave" dice Jil che dà i primi aggiornamenti sulle condizioni psicofisiche dei migranti.

Il salvataggio in mare

Il salvataggio, lunedì scorso: "Da qualche giorno eravamo a largo della Libia, acque internazionali. Li abbiamo avvistati dal ponte di comando della nave, c'era un barchino di legno con 75 persone a bordo, tra loro 41 minori (34 non accompagnati e 7 accompagnati), 13 tra donne e bimbe. Tutte le persone che erano sul barchino sono state trasferite a bordo. C'erano anche tanti bambini, 13, tra di loro la gran parte molto piccoli" racconta Juan Matias Jil. "Sicuramente - prosegue il capo missione - mettersi in questo viaggio è il risultato della disperazione delle famiglie che devono affrontare questo modo di viaggiare non avendo alternative legali sicure che consentano di non rischiare la vita propria e delle persone a cui vogliono bene. Dal momento del soccorso fino ad ora sono state 72 ore di navigazione e c'è stata qualche tratta un po' difficile, soprattutto per persone che non sono abituate a essere in mare". Riguardo all'accoglienza a Napoli, Jil spiega che è stato "tutto molto organizzato, ottimo", ma non manca una nota polemica quando gli viene chiesto un commento sulla designazione del porto che avrebbe ricevuto la nave.

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Un lungo viaggio

Il lungo viaggio dei migranti dalla Libia, fino a Napoli. "C'è stato assegnato subito, ma Napoli è a 900 chilometri dal luogo dove abbiamo soccorso, ci sono tanti altri porti più vicini per una quantità piccola di persone. Ma abbiamo visto - prosegue - che la pratica è quella di mandarci più lontano, dove servono più giorni per arrivare, con condizioni meteo non ottime, e poi altrettanti giorni per rientrare in zona: sarà almeno una settimana in cui non potremo essere operativi quando ci sta un grande bisogno, lo abbiamo visto, ci sono tante persone che continuano a fare queste partenze". Terminate le operazioni al porto di Napoli la Geo Barents salperà nuovamente: "Finiamo lo sbarco e saremo pronti per partire di nuovo: continuiamo la nostra missione di salvare vite nel Mediterraneo centrale".

Napoli città che accoglie

Sono in corso gli sbarchi, il Comune di Napoli prenderà in carico i minori non accompagnati, tutti di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Dopo un primo soggiorno l'Ospedale del Mare per i dovuti controlli, i ragazzi saranno ospitati in centri di accoglienza dedicati ai minori stranieri. A rendere possibile "un'accoglienza strutturata, organizzata e mirata" è "la sinergia tra Comune di Napoli, Prefettura, Questura, Asl, Croce Rossa e organizzazioni del Terzo Settore", sottolinea in una nota Palazzo San Giacomo. L’ultimo sbarco a febbraio. 

"Napoli si conferma una città accogliente e inclusiva, in cui il migrante non viene additato come problema ed emergenza ma come persona in condizione di grande fragilità che affronta viaggi costosi e pericolosi perché non ha alternative nel Paese di origine - ha affermato l'assessore al Welfare, Luca Trapanese -. L'amministrazione comunale sta lavorando dall'inizio per ampliare e migliorare le strutture di accoglienza, ma soprattutto per progettare e implementare servizi di orientamento, accompagnamento e inclusione che valorizzino i migranti che possono costituire una grande risorsa per i nostri territori, le nostre imprese e la comunità tutta".