Frana Ischia, stop al rientro nelle case. Legnini: "Molte inagibili, serve localizzare"

Gli sfollati dovranno attendere la verifica dei 430 edifici a rischio stabiltà, stamattina è stata firmata la nuova ordinanza per la casa rossa.

Ischia (Napoli), 5 dicembre 2022 – Stop al rientro degli sfollati nelle case dell’area rossa fino a quando non verranno controllate, una ad una, i 430 edifici a rischio di stabilità. È stata firmata e pubblicata questa mattina l’ordinanza con la commissaria prefettizia di Casamiccciola, Simonetta Calcaterra, "ordina con effetto immediato" alla popolazione residente nelle abitazioni dell'area rossa "di non rientrare fino alla verifica positiva di agibilità di ciascuna” casa, per evitare “rischi sia di natura statica che idrogeologici indotti". Stamattina riaperte le scuole sull'isola, ma non a Casamicciola dove la situaizone delle strade è ancora precaria. Intanto Lentini annuncia un piano straordinario di delocalizzazione delle case. Si scava ancora alla ricerca di Mariateresa Arcamone, l'ultima dispersa della frana. 

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Verifiche dei vigili del fuoco nell'area rossa
Verifiche dei vigili del fuoco nell'area rossa

Cosa dice l’ordinanza

Il contenuto dell'ordinanza era stato anticipato ieri dal commissario per l'emergenza di Ischia, Giovanni Legnini, al termine della riunione del Centro operativo comunale di Casamicciola. Le abitazioni interessate sono le stesse individuate dalla precedente ordinanza, con la quale si è proceduto allo sgombero dell'area ritenuta maggiormente a rischio a seguito della frana del 26 novembre.

L'ordinanza firmata oggi si sottolinea che "moltissime zone del territorio comunale individuate come 'area rossa' risultano ancora di difficile percorrenza" e che "è necessario procedere alle verifiche di agibilità degli edifici ricompresi nell'area rossa coinvolti dall'evento del 26 novembre, relativamente a rischi sia di natura statica che idrogeologici indotti, con l'esclusione di quelli dichiarati già inagibili e sgomberati a seguito del sisma del 21 agosto 2017, con opportuni sopralluoghi".

Quante sono le case inagibili?

Sono 50 gli edifici gravemente ammalorati dalla frana, mentre altri 430 sono a rischio stabilità. Non ci sono ancora documenti di inagibilità, dopo le nuove verifiche dei geologi iniziate questa mattina verranno valutati gli edifici e, nel caso di riscontro positivi, verrà accordato permesso al rientro ai singoli casi. “C'è un numero abbastanza elevato di edifici inagibili che va ricostruito o delocalizzato e non ricostruito in sito per ragioni di sicurezza idrogeologica e sismica”, spiega Giovanni Legnini.

“Va però garantito ai cittadini il diritto alla casa acquistandola altrove sull'isola, consentendolo nei limiti strettissimi nei quali si può immaginare un'area di una nuova costruzione a Ischia, riutilizzando il patrimonio edilizio esistente e senza nuovo consumo di suolo. Questo sarà oggetto di un piano al quale stiamo già lavorando insieme alla regione Campania”, aggiunge Legnini.

"Trasferire le case sull'isola"

“Il principio inderogabile – continua – è quello della sicurezza degli edifici, le case abusive ma anche quelle che non lo sono, dovranno rispettare questo principio. Non possiamo più consentire eventi come quelli che si sono verificati, 11 morti, con i vigili del fuoco che sono ancora alla ricerca dell'ultima dispersa, non possiamo dimenticare questo. D'altronde i cittadini devono avere questa garanzia di vivere in un territorio sicuro. Ci sarà bisogno di molta persuasione, ci sarà bisogno di pianificazione e ci sarà bisogno anche di risorse perché per poter delocalizzare, convincere, offrire ai cittadini la possibilità di trasferirsi altrove occorrono risorse ovviamente che sono certo il Governo ed il Parlamento non faranno mancare”.