Flash mob e 85mila firme contro le violenze in Iran, Marisa Laurito: Non giriamo la faccia

E' partito da Napoli "Donna Vita Libertà", dal teatro Trianon Viviani, il flash mob del mondo dello spettacolo per il popolo iraniano. De Luca: "In Consiglio regionale un ordine del giorno"

Napoli, 7 gennaio 2023 - E' partito dal cuore di Napoli "Donna Vita Libertà", dal teatro Trianon Viviani, il primo flash mob solidale del mondo dello spettacolo italiano per il popolo iraniano,  a sostegno delle donne e dei giovani iraniani che lottano per la libertà. "Chiediamo la fine delle esecuzioni capitali, chiediamo al governo di interrompere i rapporti con l'Iran, non possiamo girare la faccia dall'altra parte" le parole tra le lacrime di Marisa Laurito, promotrice della manifestazione davanti al teatro. Più di 85mila le firme raccolte in pochi giorni dalla petizione lanciata su change.org. 

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La manifestazione davanti al teatro Trianon di Napoli contro le violenze in Iran
La manifestazione davanti al teatro Trianon di Napoli contro le violenze in Iran

Tanti in piazza a Napoli oggi 7 gennaio con manifesti e cartelli: 'Stop violence', 'Giù le mani dall'innocenza', 'They killed me in your silence'. Il mondo dello spettacolo, la società civile (più di 70 associazioni) e la cittadinanza napoletana si sono ritrovate davanti al teatro Trianon per gridare il loro no alle violenze in Iran e per chiedere alla guida suprema iraniana di fermare la repressione delle manifestazioni e alle più alte cariche istituzionali italiane ed europee di mettere in campo tutte le iniziative possibili per fermare le violenze. 

Nella locandina dell'iniziativa un disegno di Laika, la street artist mascherata i cui interventi di arte urbana sono noti in tutto il mondo. Nel programma letture e canzoni con la regia di Davide Iodice, tra gli interventi quelli di Marina Confalone, Patrizio Rispo, Marisa Laurito, Pegah Moshir Pour, Valeria Parrella, Gianni Valentino, Lino Vairetti, Roberto Colella, Fiorenza Calogero, Tommaso Primo, Dario Sansone, Marcello Cirillo, Officine Gomitoli, del presidente della Federazione della Stampa Giuseppe Giulietti. Hanno aderito: Amnesty International Italia e Articolo21. Promotori sono Luciano Stella, Tosca, Edoardo Bennato, Nino Daniele, Andrea Morinioli, Désirée Klain, Alfredo Guardiano e Gianni Pinto. 

La manifestazione davanti al teatro Trianon di Napoli contro le violenze in Iran
La manifestazione davanti al teatro Trianon di Napoli contro le violenze in Iran

De Luca: "In Consiglio regionale un ordine del giorno"

Tra i primi a rispondere all'appello di Maurisa Laurito , il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca: "Pieno sostegno e adesione all'iniziativa organizzata oggi in piazza Calenda a Napoli da Marisa Laurito e dal teatro Trianon, insieme alle associazioni e ai cittadini che condividono la battaglia per i diritti civili del popolo iraniano. Siamo con le donne, i giovani e il popolo iraniano. Lunedì prossimo in Consiglio Regionale, presenteremo un ordine del giorno rivolto al Governo nazionale".

"È inaccettabile che un popolo di tradizioni millenarie metta in atto azioni e violenze colpendo un'intera generazione - spiega - Facciamo appello al Governo affinché in sede europea e di Nazioni Unite prenda iniziative per garantire la vita e l'incolumità di donne, uomini e giovani che manifestano. Sono intollerabili per le coscienze civili di ognuno di noi gli episodi a cui assistiamo". 

Flash mob a Roma il 21 gennaio all'Officina Pasolini

Dopo il Trianon di Napoli «Donna Vita Libertà», prosegue a Roma: l'appuntamento nella capitale per sarà il 21 gennaio all'Officina Pasolini a Roma (ore 17). Sarà il secondo primo flash mob solidale del mondo dello spettacolo italiano per il popolo iraniano, voluto da Marisa Laurito, direttrice del teatro di Forcella, e da artisti, intellettuali e volontari della società civile, che chiedono la fine delle esecuzioni capitali e il rilascio dei manifestanti arrestati. 

Nell'appello della petizione lanciata su change.org si chiede "al Premier Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani di prendere una posizione decisa nei confronti del Regime Iraniano; al Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella di convocare immediatamente all'atto del suo insediamento l'ambasciatore iraniano, dichiarandolo persona non grata e di richiamare il nostro ambasciatore in Iran per consultazioni. Al Presidente della commissione europea Von Der Leyen di mettere in campo tutte le iniziative di competenza dell'Unione per assicurare il rispetto dei diritti fondamentali in Iran".