Silvio Berlusconi e Antonio Tajani
Napoli, 20 agosto 2022 – Sono quasi pronte le liste elettorali, Forza Italia sta sciogliendo gli ultimi nodi in attesa della presentazione ufficiale. Ma una cosa è certa, Berlusconi e Tajani saranno i due capolista in Campania: il Cavaliere per il Senato e il numero due del partito alla Camera.
La coperta è cortissima, con la riduzione di Parlamento e Senato persino i big sono a rischio. Inevitabili, raccontano le prime indiscrezioni che trapelano dal partito, alcuni esclusioni eccellenti, che già hanno creato forti malumori interni. Come nel Lazio e in Basilicata. Silvio Berlusconi farà da “front man”: capolista al Senato in più circoscrizioni (sicuro in Lombardia e in Campania) e nell'uninominale di Monza.
Entro sera la chiusura delle liste
“Stasera bisogna chiudere le liste, domattina al massimo, perché poi bisogna depositarle”. È quanto si limita a dire Paolo Barelli, capogruppo di Forza Italia alla Camera impegnato in questi giorni, insieme ai vertici del suo partito, nel completamento delle candidature per le prossime elezioni. In effetti – a parte la sospensione dei lavori, per consentire agli azzurri di partecipare ai funerali di Niccolò Ghedini – il senatore forzista e tra i fedelissimi di Silvio Berlusconi, scomparso il 17 agosto scorso – in giornata il partito dovrebbe chiudere le liste per i collegi uninominali
Nessun commento, da Barelli interpellato al telefono, sulle voci di una candidatura della presidente del Senato, Elisabetta Casellati in Basilicata. E sulle tensioni interne, ha sminuito: “È chiaro che ora tutti i partiti hanno qualche problema con liste e candidature ma sono fiducioso, la fiducia è l'ultima a morire”. E sulla propria ricandidatura ha aggiunto: “Vedremo. Ora stiamo pensando gli altri”.
Gli altri nomi
Blindata anche la compagna e 'quasi moglie' del presidente forzista, la deputata Marta Fascina, che dovrebbe correre in Campania e Lombardia nel proporzionale a Montecitorio. 'Lady B' potrebbe avere anche un uninominale in una di queste due regioni. Posto sicuro per la presidente del Senato, la padovana Elisabetta Alberti Casellati, che andrà all'uninominale, a palazzo Madama, della Basilicata. Mentre la bolognese Annamaria Bernini “trasloca” in Veneto: la presidente dei senatori forzisti viene data al maggioritario di Padova.