Napoli, Don Patriciello: "Al Parco Verde di Caivano l'anticamera dell'inferno"

Parole durissime nell'omelia del prete anti-camorra alle prime comunioni dei bambini dopo gli spari di giovedì scorso. Campi estivi verso una possibile riapertura.

Don Maurizio Patriciello

Don Maurizio Patriciello

Caivano (Napoli), 12 luglio 2021 - “Qui succedono cose mai viste”, così don Maurizio Patriciello, domenica 11 luglio durante la celebrazione delle prime Comunioni. Celebrazioni che arrivano dopo i fatti di giovedì scorso Al Parco Verde di Caivano, teatro di una «stesa» intimidatoria dei clan, con decine di colpi esplosi all'impazzata. Il prete all'indomani del grave episodio aveva rivolto un appello ai camorristi perché lasciassero svolgere il rito senza altre manifestazioni di violenza e chiuso il campo estivo preoccupato per la sicurezza dei bambini.

E domenica nella parrocchia di San Paolo Apostolo di Caivano era presente anche il Vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, che è stato applaudito dai fedeli al suo arrivo. Cinque i bambini che hanno fatto la prima Comunione, una settantina tra genitori e parenti presenti. «C' è paura - ha sottolineato il don - quello che hanno fatto giovedì scorso non si era mai visto. Mi chiedo in quale quartiere d'Europa si vedono cose come queste». Le campane della chiesa, ieri mattina hanno suonato insistentemente. Rintocchi a distesa. «Ho voluto dare un segnale» conclude don Patriciello.

Appello ai fedeli “siamo 5 mila, reagiamo”

Il prete alla 'stesà di giovedì scorso dedica il passaggio iniziale dell'omelia e usa parole forti. «Quello che è successo qui - dice - è l'anticamera dell'inferno, è una vergogna grande come il Monte Bianco. E ci vorrebbe una risposta di tutti. Qui al Parco Verde siamo 5 mila - aggiunge - lo so che , come per Don Abbondio , il coraggio uno da solo non se lo può dare, ma se continuiamo così, no non cambierà mai niente».

Campo estivo chiuso all'indomani dell'inferno

Dopo la “stesa”, con il ritrovamento di ben 26 bossoli al Parco Verde di Caivano, don Maurizio aveva sospeso le attività all'oratorio per tutelare i bambini. “Valuterò se confermare o meno la decisione”, conclude il parrcoco