Napoli, crollo al cimitero di Poggioreale, la svolta: perizia della Procura e 20 indagati

A sei mesi dai fatti dissequestrata parte dell'area coinvolta. Sotto inchiesta tecnici, responsabili delle imprese, rappresentati delle concessionarie, collaudatori

Il crollo del 5 gennaio 2022 al cimitero di Poggioreale

Il crollo del 5 gennaio 2022 al cimitero di Poggioreale

Napoli, 14  luglio 2022 - A sei mesi dal disastro è stata dissequestrata (in parte) l'area, mentre entrano nel vivo le indagini sul crollo verificatosi lo scorso gennaio nel cimitero napoletano di Poggioreale che fece sprofondare decine e decine di loculi. Accertare la dinamica dell'accaduto ed eventuali negligenze, errori di progettazione e, anche, se le avvisaglie antecedenti al collasso del 5 gennaio avevano evidenziato già criticità tali da indurre i responsabili a usare maggiore cautela nei lavori: sono alcuni dei quesiti per i quali la Procura di Napoli ha chiesto risposta ai consulenti incaricati di eseguire un incidente probatorio sul crollo verificatosi nel cimitero napoletano.

Venti indagati

La perizia richiesta dagli inquirenti, che ipotizzano il crollo colposo, ha comportato, come atto dovuto, l'iscrizione nel registro degli indagati di una ventina di persone tra le quali figurano la responsabile del procedimento, Serena Riccio, il progettista Francesco Paolo Russo, il direttore dei lavori Filippo Cavuoto e i rappresentanti della società concessionaria Metropolitana di Napoli, il presidente Ennio Cascetta e il direttore tecnico Giovanni Argenziano, insieme con i responsabili delle imprese (Cmv Scarl, Cipa spa, Icop Spa) e i collaudatori. 

L'obiettivo è stabilire, e cristallizzare, un eventuale nesso di causalità tra il crollo nel cimitero e i lavori per la realizzazione della metropolitana. Quattro giorni fa è stato anche disposto il dissequestro parziale della zona dove è avvenuto il crollo. Le notifiche agli indagati sono state consegnate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli che, coordinato dalla Procura, sta indagando sull'accaduto. 

Il dissequestro (parziale) dell'area del crollo 

La Procura di Napoli ha disposto la revoca del sequestro per l'area del Cimitero Monumentale di Poggioreale non interessata dal crollo dello scorso gennaio. Accolta così la richiesta avanzata dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. "L'area dissequestrata, una volta perimetrata, pulita e sistemata - fa sapere il Comune di Napoli - potrà essere utilizzata dai familiari dei defunti per l'esercizio della pietas: quando sarà completata tale opera di manutenzione, il Comune ne darà comunicazione al fine di far ripartire le visite e far riprendere le attività di polizia mortuaria".  

Quando i lavori dell'area a rischio crollo

 "Il recupero dei resti mortali dalle cappelle interessate dai crolli - sottolinea il Comune - partirà appena arriverà l'autorizzazione della Procura, dando così concreta applicazione all'importante protocollo sottoscritto dal Comune e dai Vigili del Fuoco nei giorni scorsi. Si avvia a compimento quindi l'iter posto in essere dall'assessore ai Cimiteri Vincenzo Santagada, che ha seguito l'evolversi della questione sin dall'inizio tenendo costantemente i rapporti con i familiari delle vittime, insieme all'assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza".

La Giunta, prosegue la nota del Comune di Napoli "ha sempre ritenuto di prioritario interesse procedere al recupero dei resti mortali dai manufatti dissestati o a rischio crollo e favorire la riapertura dell'area cimiteriale non interessata dai dissesti, per consentirne la fruizione. La società Metropolitana di Napoli anticiperà gli oneri finanziari indispensabili alla messa a disposizione dei mezzi d'opera necessari al recupero delle salme"