Mercoledì 24 Aprile 2024

Crollo cimitero Poggioreale, i parenti dei defunti: "Sembra un film dell'orrore"

Non sono ancora partiti i lavori sull'area crollata, ancora sotto sequestro. Santagada: Abbiamo di mettere in protezione i resti dei defunti, speriamo inizia presto l'identificazione delle salme"

Il crollo del cimitero

Il crollo del cimitero

Napoli, 23 gennaio 2022 – È ancora sotto sequestro il cimitero monumentale di Poggioreale, da quasi venti giorni nulla si muove, i resti delle bare ancora accatastate tra i detriti del crollo. Lavoro bloccati, parenti disperati. "Il dolore più grande è vedere queste povere anime accatastate, come se fossero spazzatura, senza neanche una copertura con un telone. Mi sembra un film dell'orrore". Sono parole piene di rabbia quelle di Raffaella Lombardi, una delle parenti dei defunti i cui loculi sono stati distrutti dal crollo di un edificio del cimitero napoletano, avvenuto lo scorso 5 gennaio. Sono 200 i loculi danneggiati dalla frana, i parenti chiedono spiegazioni sui motivi del cedimento strutturale.

Alcuni dei familiari hanno partecipato alla messa celebrata dall'arcivescovo Domenico Battaglia in memoria dei defunti “profanati” dal crollo, forse dovuto agli scavi della metropolitana: prima di accedere al Duomo, hanno incontrato il sindaco Gaetano Manfredi e l'assessore con delega ai Cimiteri, Vincenzo Santagada. Ripetono tutti, a più riprese, che "la pazienza sta per finire", perché a distanza di quasi 20 giorni dal crollo non si è potuto effettuare alcun intervento a causa del sequestro dell'intera area interessata, disposto dalla procura di Napoli.

"Le istituzioni ci dicono che bisogna aspettare gli esiti del lavoro della magistratura – continua Raffaella Lombardi ma questa burocrazia non ci consente di ridare una degna sepoltura ai nostri defunti. Ci vorrebbero persone con un cuore, che sappiano andare oltre la legge. Fino a oggi non è stata spostata una foglia e i nostri cari continuano a essere trattati peggio delle bestie".

Santagada: "Proteggere i resti dei defunti"

Fino a quando la Procura non farà togliere i sigilli, i lavori di ripristino non possono iniziare. "C'è un problema complessivo importante sottolinea il primo cittadino, Gaetano Manfredi per questioni di sicurezza la procura ha sequestrato tutto il cimitero monumentale, per dar modo ai periti di poter fare una valutazione attenta e serena delle condizioni di sicurezza e provvedere agli interventi per ripristinare un accesso tranquillo al cimitero".

Il sindaco assicura che "si sta lavorando in maniera molto intensa", come rimarca anche l'assessore ai Cimiteri, Vincenzo Santagada. "Purtroppo c'è un fermo dell'intera area del cimitero monumentale ricorda l’assessore che impedisce qualsiasi tipo di intervento. Abbiamo chiesto più volte di mettere in protezione i resti dei defunti nella zona crollata, ma al momento non è possibile. Speriamo che a breve, ripristinando la piena sicurezza, si possano cominciare le attività di identificazione e riprendere le attività' di polizia mortuaria". Santagada ha inoltre spiegato di non avere notizie in merito alla possibilità che ci siano altre zone a rischio all'interno del cimitero, al di là di quella interessata dal crollo.