Martedì 23 Aprile 2024

Covid, variante autoctona sequenziata da Telethon in Campania

Dalla variante rintracciata in Campania è scoppiata la seconda ondata che ha travolto l'Europa nel novembre 2020. Fino al 12 gennaio, sono 156 le varianti trovate sui 70% dei campioni analizzati

Analisi dei campioni

Analisi dei campioni

Napoli, 32 gennaio 2022 – È stata sequenziata in Campania una nuova variante di Covid, nata sul territorio regionale. Si tratta di “un sottotipo della variante spagnola, responsabile della seconda ondata di infezioni in Europa nel novembre 2020”. E insieme alla variante autoctona, i ricercatori Telethon hanno trovato 156 diverse varianti sui campioni prelevati in Campania. A renderlo noto è Davide Cacchiarelli, professore di biologia molecolare all'Università Federico II di Napoli e responsabile del laboratorio di genomica integrata del Tigem di Pozzuoli, il cui gruppo è stato il primo a identificare le varianti Epsilon e Omicron in Italia.

Bollettino Covid oggi Italia: i contagi in diretta. Dati del 31 gennaio: tutte le Regioni

Oltre 19mila campioni sequenziati, un quinto di tutti quelli eseguiti in Italia, e 156 varianti Covid identificate. Questi i numeri che hanno permesso all'Istituto Telethon di Genetica e Medicina (Tigem) di Pozzuoli, anche con i fondi messi a disposizione dalla Regione Campania, di diventare l'istituto che ha sequenziato più campioni di Sars-CoV-2 nel nostro paese. Un primato reso possibile grazie alle competenze acquisite negli anni con la ricerca sulle malattie genetiche rare, in cui il sequenziamento è fondamentale, ad esempio, per andare a caccia dei geni responsabili di patologie dall'origine ancora ignota. “Esistono diversi metodi di sequenziamento: noi lavoriamo con il Next Generation Sequencing, una tecnologia ad alta processività che permette di analizzare in parallelo migliaia di frammenti di Dna”, spiega Cacchiarelli.

Campania, trovate 156 varianti

Questo pacchetto di analisi informatica è risultato così efficiente da essere messo a disposizione del Karolinska Institutet di Stoccolma, uno dei più importanti istituti medici al mondo. Il risultato è che fino al 12 gennaio scorso, “abbiamo sequenziato il 70% dei campioni della Regione Campania e identificato sul territorio regionale 156 varianti virali, comprese alfa, beta, gamma, delta e omicron. Inoltre, abbiamo identificato e caratterizzato una nuova variante nata proprio in Campania”.

Come si leggono i i dati

La lettura fatta dal sequenziatore viene quindi inviata a un computer, per l'analisi dei dati. “Lo strumento che utilizziamo permetterebbe di analizzare un centinaio di campioni per volta, ma abbiamo ottimizzato la procedura per analizzarne circa 400”, racconta il ricercatore. “Inoltre, abbiamo ristrutturato la fase di analisi dei dati, in modo che possa lavorare su cloud, cioè in un computer virtuale”.

De Luca, urgente vaccinare i bambini

"Adesso dobbiamo completare la campagna di vaccinazione per i bambini ppiccoli e dobbiamo mantenerci prudenti perché nuove varianti possono sempre diffondersi. Quindi, per quello che ci riguarda in Campania, continuiamo a mantenere la mascherina, anche se a livello nazionale decidono diversamente". L'annuncio è del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, durante una visita in un istituto scolastico a Salerno.

Covid Campania, 30 gennaio, 9.814 contagiati, 9 decessi, la regione resta in zona gialla

"Dobbiamo essere più prudenti che nelle altre regioni perché – ribadisce il governatore – la densità abitativa che c'è in Campania non c'è in nessun'altra parte d'Italia. Quindi, dobbiamo essere un po' più prudenti. Se sarà così, possiamo guardare, credo con fiducia, alle settimane e ai mesi che abbiamo davanti". E conclude: "Se Dio vuole, si sta raffreddando l'onda del contagio. Se rimaniamo prudenti, credo che torneremo alla vita normale".