Covid scuola, 145 studenti ammalati nella settimana della ripresa, 570 in quarantena

L’Asl 1: il dato dei contagi più alto nelle scuole primarie. Conenna ai genitori: “Tra virus e vaccino per i vostri figli, scegliete il vaccino”

Scuola e Covid (immagini di repertorio)

Scuola e Covid (immagini di repertorio)

Napoli, 17 gennaio 2022 - Sono 145 gli studenti ammalati di Covid nelle scuole di Napoli dal 10 al 16 gennaio. Lo afferma il conteggio dell'Asl Napoli 1 sulla ripresa delle scuole, dal 10 al 16 gennaio. Le scuole con il dato più alto sono le scuole primarie con 53 bambini ammalati in questa settimana. Segue la scuola secondaria di secondo grado, dai 14 ai 18 anni con 35 ragazzi e ragazze contagiate, mentre alle scuole medie sono 31 coloro che hanno preso il Covid. Meno contagiati nelle scuole materne con 26 che hanno preso il covid.

Relativamente ai contagi scolastici sono stati posti in quarantena in questa settimana 570 studenti di cui 240 e 263 rispettivamente di materna e primaria. Sono in totale 64 i contatti familiari posti in quarantena.

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Dal Santobono, ospedale pediatrico l’appello ai genitori

“Tra virus e vaccino per i vostri figli, scegliete il vaccino. Nella scelta per i nostri figli dobbiamo sapere raffreddare le emozioni e diventare aridi e riferirci ai dati numerici: ad oggi sono stati vaccinati negli Stati Uniti 8 milioni di bambini e sono stati registrati solo 11 casi di miocardite, tutti regrediti in tre giorni”. Questo l'appello lanciato dai microfoni di Radio Crc dal direttore dell'azienda sanitaria Santobono, Rodolfo Conenna, ai genitori ancora restii a vaccinare i bambini.

“Sostanzialmente - spiega Conenna - possiamo dire che vaccinarsi è mille volte più sicuro rispetto al rischio molto più concreto delle complicanze del contagio da virus Covid 19, e oggi purtroppo avere il contagio è un evento possibile; ci sono dati che ci dicono che a breve la Omicron porterà al contagio di almeno metà della popolazione. Prima di Natale - prosegue - avevamo pochissimi ricoveri, successivamente in 15 giorni sono passati da 0 a 30 e siamo stati costretti ad aprire degli altri reparti. Attualmente, quindi, noi abbiamo 30 posti letto dedicati al Covid, poi abbiamo una zona filtro di 10 posti letto per gestire i bambini in ingresso per altre patologie, poi abbiamo 2 posti di terapia intensiva attualmente occupati e 2 di neonatologia. Poi c'è il fenomeno della MIS-C, ovvero bambini che sono stati positivi settimane prima e che ora presentano sintomatologia anche grave di interessamento multi organo. In un anno abbiamo avuto circa 60 bambini con questa grave infiammazione multipla”.