Covid, San Gennaro: celebrazione in Duomo, ma senza processione

A causa della crisi sanitaria, anche quest’anno, il tradizione rituale che si terrà sabato primo maggio, vedrà la sola celebrazione eucaristica nella Cattedrale davanti a duecento persone

La celebrazione del 16 dicembre 2020

La celebrazione del 16 dicembre 2020

Napoli, 29 Aprile – Nessuna processione a Napoli il primo maggio, data in cui si attende uno dei tre “miracoli” della liquefazione del sangue di San Gennaro, il Santo patrono della città. Anche quest’anno, per via della pandemia da Covid-19, il tradizionale rito sarà composto da una cerimonia dimezzata comprendente la sola celebrazione eucaristica.

La processione

Solitamente il miracolo della liquefazione è preceduto da una processione, accompagnata dai fedeli lungo le vie della città, con la teca contenente il sangue e con il busto del Santo Patrono della città e della Campania, insieme con le statue di alcuni santi compatroni. La camminata, normalmente, si svolge in ricordo della traslazione delle reliquie del Santo.

Il programma di sabato

La teca con il sangue di San Gennaro sarà tirata fuori dalla cassaforte, per la prima volta dal suo insediamento nell'Arcidiocesi di Napoli, dall'arcivescovo Mimmo Battaglia, assistito dall'abate della Cappella monsignor Vincenzo De Gregorio e dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, per statuto presidente della Deputazione di San Gennaro. Ci sarà anche il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, il parroco del Duomo, monsignor Enzo Papa, il cerimoniere e due delle "parenti" di San Gennaro. La teca sarà portata in processione sull'altare maggiore del Duomo per la celebrazione eucaristica che avverrà dinanzi a duecento persone.

Se si verificherà il prodigio della liquefazione, l'arcivescovo lo annuncerà all'assemblea e ci sarà lo sventolio del fazzoletto bianco. Al termine, la teca sarà portata sul sagrato per mostrarla idealmente alla città e benedire i napoletani e i campani. Dal 2 al 9 maggio i fedeli potranno andare in Cattedrale per pregare davanti alle reliquie.

La richiesta di riconoscimento

Il culto e la devozione popolare per San Gennaro sono oggetto di una richiesta di riconoscimento di patrimonio immateriale dell'umanità coordinata dal Lupt, Laboratorio di urbanistica e pianificazione territoriale, della Federico II che si avvale del sostegno di artisti e studiosi con il coinvolgimento di istituzioni, il supporto dell'Icomos Italia e la condivisione della Fondazione Comunità di San Gennaro per il coinvolgimento di altri enti e chiese in Italia e nel mondo impegnati nel culto di San Gennaro, i cui fedeli si stima siano circa 25milioni.