Covid Napoli, rientro a scuola: il sindaco di Nola chiude anche le Superiori

Rinviato il rientro in classe fino al 22 gennaio anche a Pomigliano D'Arco. Gli studenti di Acerra: “Evitare con l'apertura uno scenario post-apocalittico”

Ripartenza nel caos per le scuole dal 10 gennaio

Ripartenza nel caos per le scuole dal 10 gennaio

Nola (Napoli), 8 gennaio 2022 – Si allunga l'elenco dei sindaci Campani che stanno decidendo di tenere chiuse le scuole di ogni ordine e grado a partire da lunedì 10 gennaio. Fra questi c’è il sindaco di Nola, Gaetano Minieri che, a poche ore dalla ripartenza della scuola dopo le festività di Natale, fa un passo deciso. Minieri firma un provvedimento che va ad integrare l'ordinanza regionale del presidente Vincenzo De Luca “allargando” la sospensione delle attività in presenza anche alle scuole superiori e a tutti i plessi di ogni ordine e grado, anche privati.

Stop anche agli eventi aperti al pubblico che prevedano possibili assembramenti. Il provvedimento appena varato sarà in vigore fino al 22 gennaio. “Purtroppo la curva dei contagi ci impone rigore e responsabilità - spiega Minieri - un trend che riguarda non solo Nola ma tutto l'hinterland e che ci vede costretti, accanto alle misure già varate nella giornata di ieri 7 gennaio dal presidente De Luca, di prevederne altre ancor più stringenti per cercare di contenere la diffusione del virus. Resta inteso che ognuno dovrà fare la propria parte e che questi provvedimenti serviranno a ben poco - aggiunge Minieri - se non adottiamo comportamenti rispettosi. Comprendo che ci saranno dei disagi per molte famiglie ma in questo momento storico è necessario fermarci. Se saremo rispettosi sarà un sacrificio di poche settimane”.

Nella provincia di Napoli anche a Pomigliano d'Arco il sindaco Gianluca Del Mastro ha sospeso le attività in presenza per tutti fino al 22 gennaio. Non apriranno le scuole lunedì 10 gennaio anche diversi primi cittadini della provincia di Avellino e del Salernitano. 

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Gli studenti di Acerra scrivono al sindaco: “Chiuda anche le Superiori”

Ad Acerra, invece, sono gli studenti  a rivolgersi al sindaco. “Chiuda anche le scuole superiori, evitando con l'apertura uno scenario post-apocalittico”, si legge nell’appello degli studenti dell'istituto superiore polispecialistico “De Liguori” rivolto al sindaco Raffaele Lettieri, sottolineando di aver effettuato uno “screening” sulla platea scolastica per capire quanti ragazzi attualmente risultano contagiati dal Covid, e quanti saranno costretti lunedì a restare a casa in quarantena per la presenza di un positivo in famiglia. Gli studenti, tramite i loro rappresentanti nella consulta provinciale, hanno spiegato al sindaco che “La media dei contagiati è 4 per classe, ovviamente quelli certi - scrivono - i positivi, su una platea di 1200 studenti, sono più di 200, e di più sono i ragazzi che, con un parente positivo in casa, saranno costretti a seguire le lezioni da remoto".

I rappresentanti della consulta provinciale, sottolineano che la platea studentesca è destinata "a dimezzarsi ancora di più", poiché con l'imminente riapertura l'unico destino che spetta sarà nient'altro che questo, e ciò che le stiamo descrivendo, paragonabile ad uno scenario post-apocalittico, può essere evitato. Ciò che le proponiamo noi - aggiungono - a nome di una scuola intera, i cui ragazzi frequentanti sono appoggiati in questo pensiero anche dalle loro famiglie, è di chiudere le scuole superiori, com'è successo in altri comuni della provincia di Napoli e a noi limitrofi, come quello di Pomigliano d'Arco, dove molti ragazzi di Acerra frequentano la scuola".

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Molti i sindaci, infatti, che nelle ultime ore stanno firmando ordinanze di sospensione delle attività scolastiche in presenza per ogni ordine e grado, superando l'annunciata ordinanza regionale con la quale resteranno sospese le lezioni in presenza per gli studenti fino alle medie inferiori di primo grado. “Non tutti possono permettersi di infettarsi di Covid - proseguono gli studenti - sarebbe un grande danno economico come per le famiglie proprietarie di piccole imprese, e salutare per chi vive coi propri parenti anziani, e la scuola, in quanto istituzione pubblica, dovrebbe tutelare certi aspetti, e lei, in quanto sindaco, ha tutto il potere di farlo. In quanto sindaco ha il potere e l'obbligo di rappresentare le scelte dei suoi concittadini - concludono - gli stessi che hanno scelto di eleggerla affidandosi a lei, e noi ora ci affidiamo a lei in questo grande periodo di crisi sanitaria, nella speranza che possa ascoltare il nostro appello di chiudere anche le scuole superiori, e dunque stabilire la Dad”.