Covid, Parisi: la paura del vaccino è irrazionale, fondamentale la terza dose

Il premio Nobel per la Fisica 2021 oggi ha ricevuto la dose aggiuntiva al Policlinico Umberto I di Roma

Il Nobel Giorgio Parisi effettua la terza dose del vaccino anti Covid-19

Il Nobel Giorgio Parisi effettua la terza dose del vaccino anti Covid-19

Roma, 16 ottobre 2021 - “Fare la terza dose del vaccino è fondamentale perché riduce ulteriormente la probabilità di prendere la malattia in forma sintomatica e grave”, a dirlo è il Nobel per la Fisica Giorgio Parisi mentre riceve la terza dose del vaccino anti Covid-19 oggi a Roma, al Policlinico universitario Umberto I. Per il fisico della Sapienza è questa l'occasione per dire che “la paura di vaccinarsi è irrazionale”. Per Parisi “è abbastanza chiaro che siamo in una situazione molto buona per via delle vaccinazioni” ed è “molto ragionevole - ha aggiunto - che tutti coloro sopra i 60 anni facciano la terza dose, così come tutti coloro che sono esposti a contatti”.

“La terza dose - ha detto ancora Parisi - è fondamentale per le persone che sono particolarmente a rischio sia per quanto riguarda l'età che per altre patologie, e quindi io la faccio volentieri perché rafforza enormemente le difese delle prime due dosi, che pur essendo sostanziali stanno un po’ diminuendo con il passare del tempo”. È anche importante “per portare quasi a zero la malattia grave nei vaccinati” e bisogna considerare, ha aggiunto, che “ci sono moltissime vaccinazioni di cui si fanno tre dosi: aiutano a rendere più profonda e permanente la memoria immunitaria”. Per Parisi “fin dall'inizio era chiaro che il Covid era una malattia che avrebbe potuto fare tranquillamente più di mezzo milione di morti in Italia se non ci fossero state le misure di contenimento. Queste sono state sufficienti a ridurre le morti da un numero estremamente elevato, ma si sarebbero dovute continuare per un periodo illimitato se non ci fosse stata la possibilità di fare i vaccini”. Ai vaccini, ha detto ancora Parisi, va quindi riconosciuto il merito di avere “fermato la crescita dei casi che c'è stata questa estate a causa della variante Delta, e sono stati cruciali quindi per permetterci una vita che sta diventando sempre più normale”. Covid, Burioni: contagiosissimo, puntare al 100% di vaccinati

Il nodo sui tamponi

Mai come in questa fase della pandemia di Covid-19 in Italia i tamponi sono cruciali per riuscire a tenere i casi sotto controllo: “siamo sul filo del rasoio”, ha detto Parisi, che fin dall'inizio della pandemia ne sta seguendo l'andamento. “Da fine agosto alla prima metà di settembre l'aumento delle vaccinazioni ha portato alla riduzione dei casi del 20% casi, probabilmente adesso la combinazione di riduzione della temperatura, rientri in ufficio e riapertura delle scuole, si è passati a una riduzione dei casi del 10% a settimana: va benissimo, ma siamo sul filo del rasoio perché ci vuole poco a passare da una riduzione del 10% dei casi a un aumento del 10%”. È chiaro, ha proseguito, che “la popolazione vaccinata non rischia i numeri visti in passato, ma se i casi dovessero aumentare potrebbe essere necessario introdurre altre misure di contenimento. Quindi è molto importante che i casi diminuiscano”. Per raggiungere questo obiettivo “uno degli strumenti fondamentali è identificare il più velocemente possibile coloro che hanno la malattia, in modo da isolarli immediatamente”. È quindi importante “fare un gran numero di controlli e tamponi per tutta la popolazione» e farli “il più velocemente possibile, non appena si hanno dei dubbi”. Perciò, “indipendentemente dal problema del green pass, i tamponi gratuiti ai minori e a prezzo politico, per esempio a 5 euro, per gli adulti, sarebbe fondamentale per fare in modo che ci sia abbastanza controllo: bisogna abbassare le barriere per fare i tamponi”.