Napoli, 26 gennaio 2022 – Una trentina di vaccinazioni false, con tanto di certificazione per ottenere il green pass. È l’accusa che ha portato all’arresto di un infermiere professionale dell'Asl Napoli 1, nell’indagine sarebbe finito anche un operatore socio sanitario, altro dipendente dell'azienda sanitaria - anche lui arrestato - che avrebbe reclutato no-vax disposti a pagare 150 euro per una finta vaccinazione. A sostenerlo è una complessa attività investigativa coordinata dalla Procura di Napoli, che ieri ha fatto scattare l'ordinanza della custodia cautelare in carcere e del divieto di espatrio per l’infermiere napoletano.
Dopo la truffa degli stipendi gonfiati che ha mandato sotto inchiesta 18 dipendenti, l’Asl Napoli Centro torna di nuovo sotto i riflettori, suo malgrado. Sono 30 i casi sospetti registrato in un hub vaccinale del capoluogo. Le dosi di vaccino inoculate dall’infermiere sarebbero state disperse in un batuffolo di ovatta, utilizzato per simulare l'inoculazione. Con la presunta falsa attestazione di avvenuta vaccinazione, i pazienti avrebbero ottenuto, pur non avendo titolo, la certificazione verde Covid-19.
Palermo: finte vaccinazioni Covid, infermiera arrestata. Scoperta 'comunità' no vax
Le indagini hanno inoltre evidenziato che 14 persone, alle quali sarebbe stato falsamente inoculato il vaccino, risultano appartenere a categorie di lavoratori per le quali è previsto l'obbligo di vaccinazione per ottenere il rilascio del green pass e proseguire nello svolgimento delle rispettive mansioni. L'infermiere e l'operatore sono gravemente indiziati, in concorso tra loro, dei reati di corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, peculato e falso in atto pubblico.