Sabato 20 Aprile 2024

Covid Campania 30 dicembre, oggi 11.492 casi e 10 morti. De Luca: "Lockdown per i no-vax"

L’indice di positività si attesta al 9,91%, nuovo record per la regione. La Campania è la terza regione per contagi nelle carceri

Napoli, 30 dicembre 2021 – Nuovo contraccolpo in Campania, per il terzo giorno consecutivo la regione registra il record di nuovi casi di Covid-19. Dopo il boom di ieri, oggi ci sono altri 11.492 casi su 115.863 tamponi analizzati. L’indice di positività si attesta al 9,91%, nuovo record per la regione. Sono 64.710 le persone attualmente positive in tutte le province, di cui 692 ricoverate in ospedale tra area medica e terapie intensive. Sono 10 decessi, di cui otto avvenuti nelle ultime 48 ore e altri due in precedenza, ma registrati ieri. La pressione ospedaliera non si ferma: sono 651 i ricoverati in degenza (64 in più rispetto al dato diffuso ieri) e 41 i pazienti Covid che si trovano in terapia intensiva (4 in più rispetto a ieri).

Covid Campania, i dati del 30 dicembre 2021
Covid Campania, i dati del 30 dicembre 2021

Cosa succede oggi in Campania: 

Terapie intensive sotto pressione

È in crescita l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive, in Campania i pazienti gravi affetti da Covid sono pari al 7% dei ricoverati. Tra il 22 e il 28 dicembre, in tutte le province campane si è registrato un aumento del 103,8% dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente, con una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi: 811 per 100mila abitanti. Questi i dati del report settimanale della Fondazione Gimbe, che analizza l'andamento dell'epidemia. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica: 14%. Covid Campania, 31 dicembre: 14.587 contagiati, Capodanno in quarantena per 76 mila

“Le misure del Governo per l'emergenza Covid appaiono del tutto insufficienti. È indispensabile decidere subito l'obbligatorietà della vaccinazione, o, comunque, un lockdown per i No-Vax lungo, serio e controllato”, incalza in governatore Vincenzo De Luca, preoccupato per la crescita improvvisa di positivi in tutta la Campania. Ieri sfiorati i 10mila casi in più, il giorno precedente oltre 7mila

La situazione nelle province

Il maggior numero dei contagi continuano ad essere nell’area della Città metropolitana di Napoli, con 6.827 nuovi casi che portano a 337.111 il totale dei casi che si sono verificati negli ultimi due anni. La seconda città, per numero di contagi, oggi è Caserta con 1.839 persone risultate positive nelle ultime ore, che portano il conteggio totale dei casi riscontrati finora in tutta la provincia a 86.932 unità.

A Salerno ci sono altri 1.554 casi e un bilancio dei contagiati dal virus di 90.626 persone, dal febbraio 2020 ad oggi. Subito dopo, nella classifica dei contagi di oggi per provincia, compare Avellino con 702 nuovi contagi e un conto complessivo dei malati e dei guariti di 27.025 persone contagiate in due anni. Benevento ha invece registrato 388 nuovi positivi, per un totale di 17.422 casi in tutto.

Variante Omicron, studi medici al collasso

Tante le richieste di assistenza che arrivano ogni giorno ai medici di base dai pazienti affetti dalla variante Omicron, in Campania la medicina generale rischia il collasso. "Parliamo di migliaia di persone, reggere quest'onda d'urto non è possibile”, dicono i medici di famiglia della Campania. Mentre tutti guardano agli ospedali e ai tassi di occupazione delle terapie intensive e reparti ordinari, il territorio, che è il cuore dell'assistenza sanitaria, rischia di saltare”, aggiungono dalla Fimmg Campania.

Il quadro generale

In Italia, dove il contagi continuano ad aumentare, oggi la pressione più forte nelle terapie intensive si registra in Veneto (18%), Lazio (16%), Piemonte (16%), Calabria (15%) e Sardegna (7%). Nei dati della Fondazione, Gimbe l'impennata dei nuovi casi di oltre l'80% si è verificata nella settimana di Natale. Aumentano anche i morti: 1.024 in tutto il Paese, con una media di 146 al giorno (7 giorni fa era 126, +16%).

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De Luca: "Quantità di contagi può portare al collasso degli ospedali"

“È vero che l'enorme crescita dei positivi non si traduce automaticamente in ricoveri ospedalieri. Ma c'è un punto limite – ricorda De Luca – oltre il quale la quantità di contagi può portare al collasso degli ospedali. Già registriamo questa tendenza, soprattutto perché il personale a disposizione è inferiore a quello di un anno fa. Ricordo, inoltre, che un anno fa, per fronteggiare l'emergenza si decisero chiusure drammatiche di reparti ordinari. È questa la prospettiva che dobbiamo scongiurare oggi”.

“Si prosegue sulla linea delle mezze misure e del tempo perso, e contemporaneamente, di una confusione indescrivibile, ingestibile e incontrollabile”, continua De Luca. Che prosegue: “Dopo un analogo atteggiamento a fine novembre, anche oggi si decide di rendere esecutivi i provvedimenti fra 15 giorni. È proprio inevitabile questa irresponsabile perdita di tempo?”, si chiede il governatore. “Dal punto di vista della Campania, la regione a più alta densità abitativa e perciò a più alto rischio, non si riscontrano decisioni utili e ragionevoli per frenare il contagio, senza penalizzare né i vaccinati né l'economia”, sottolinea.

Polizia: “Vaccino obbligatorio per i detenuti”

Contagi in aumento nelle carceri, la Campania è la terza regione per numero di detenuti positivi al virus. “I casi negli istituti penitenziari stanno aumentando in modo esponenziale. Cosa aspetta il Governo a rendere obbligatorio il vaccino per i detenuti, nonché l'obbligo di esibizione del Green pass per i familiari dei detenuti e per gli avvocati che accedono in istituto, che possono essere veicolo di contagio?”. È quanto chiedono i sindacalisti della polizia penitenziaria Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente nazionale e regionale campano dell'Uspp (Unione sindacati polizia penitenziaria), che intervengono sulla situazione dei detenuti positivi nelle carceri campane e del resto d'Italia, ribadendo la richiesta di rendere obbligatorio il vaccino e superare così le resistenze di molti reclusi che ancora non vogliono vaccinarsi. Sono infatti 94.719 le dosi somministrate, poco oltre il 40% dei detenuti si è vaccinato.

I contagi non risparmiano neanche i poliziotti penitenziari e il personale civile dell'amministrazione - dipendenti amministrativi, educatori e psicologi - con una differenza numerica di non poco conto: si registrano più casi tra gli agenti, nonostante per loro sia l'obbligo di vaccinarsi, rispetto al resto del personale, per i quali non vige invece l'obbligo, e ciò perché i poliziotti sono più a contatto con i detenuti.

Carceri: quanti contagi

La Campania, con 88 positivi in totale tra i detenuti, è terza in Italia dopo Lombardia (111 positivi) e Veneto (110). Al carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano, dove da settimane si registrano numeri record per i contagi tra i detenuti - ad oggi sono 59 i casi, primato italiano - sono poco oltre il 50% i reclusi vaccinati, quasi mille i detenuti.

Una situazione che riguarda anche le altre carceri campane, dove però il numero di casi positivi è inferiore a quello di Santa Maria Capua Vetere: 15 i detenuti contagiati alla struttura napoletana di Poggioreale, cinque a quella di Secondigliano, tre a Salerno, quattro a Sant'Angelo dei Lombardi (Avellino) e uno a testa negli altri due istituti casertani di Aversa e Carinola.

In tutta Italia sono 510 i detenuti positivi, di cui 501 asintomatici e solo una decina con sintomi. Numeri più o meno simili per i poliziotti penitenziari e il personale amministrativo delle carceri: 564 i positivi in totale, ma di questi 527 casi riguardano gli agenti (479 asintomatici e 48 con sintomi) e 37, di cui quattro con sintomi, il personale restante.

Basta guardare ai dati campani per capire quanto rischiano gli agenti a contatto con i detenuti, con appena due dipendenti civili positivi al carcere di Benevento (entrambi con sintomi) ed uno ad Aversa (asintomatico), mentre non si registrano casi nelle altre carceri della regione. Sono 45 invece i casi riscontrati nel personale della polizia penitenziaria - due con sintomi - in servizio nelle strutture campane, un trend che si osserva in tutta Italia: nel Lazio sono 73, in Lombardia 119. In Campania il maggior numero di agenti positivi si conta a Poggioreale (11), quindi a Secondigliano e Santa Maria Capua Vetere (8).