Napoli, 19 gennaio 2022 – Flette al 16,45% il tasso di contagi sui tamponi esaminati: dopo il boom di ieri, in Campania la curva del virus oggi torna a scendere. Sono 17.056 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore, ieri erano oltre i 21mila e 600 le persone risultate contagiate. Dei 17mila positivi di oggi, 11.513 sono risultati positivi al tampone antigenico (su 68.569 test antigenici analizzati) e 5.543 al molecolare (su 35.058 test).
Le vittime sono 25, di cui 3 decessi avvenuti nei giorni scorsi e registrati solo ieri. I decessi registrati in Campania dall'inizio della pandemia salgono così a 8.807. I tamponi processati ieri sono stati 103.627, di cui 68.569 test antigenici e 35.058 molecolari.
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In Campania sono 93 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva (+1 rispetto a ieri) e 1.318 i positivi ricoverati nei reparti di degenza (+28 rispetto al dato diffuso ieri). Tra i ricoverati in terapia intensiva, c’è il 40anne napoletano denunciato per i messaggi carichi di odio contro David Sassoli. Il negazionista, ha pubblicato un selfie sul letto d’ospedale con la maschera d’ossigeno.
La situazione nelle province
Il maggior numero dei contagi continuano ad essere nell’area della Città metropolitana di Napoli, con 10.435 nuovi casi che portano a 524.674 il totale dei casi che si sono verificati negli ultimi due anni. La seconda città, per numero di contagi, oggi è Salerno con 2.922 persone risultate positive nelle ultime ore, che portano il conteggio totale dei casi riscontrati finora in tutta la provincia a 140.956 unità.
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A Caserta ci sono altri 2.336 casi e un bilancio dei contagiati dal virus di 131.059 persone, dal febbraio 2020 ad oggi. Subito dopo, nella classifica dei contagi di oggi per provincia, compare Avellino con 676 nuovi contagi e un conto complessivo dei malati e dei guariti di 41.438 persone contagiate in due anni. Benevento ha invece registrato 580 nuovi positivi, per un totale di 27.279 casi in tutto.
Ginecologi: aumentano i parti di positive, molte non vaccinate
I ginecologi avvertono: serve spingere sulla campagna vaccinale e sulla diffusione delle terze dosi per le future mamme, perché ad oggi si parla troppo poco del tema. "Se in autunno vedevo in pronto soccorso l'1% di donne incinte positive oggi siamo oltre il 10%. È più che mai necessario spingere sulla vaccinazione", dice Nicola Colacurci, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo)