Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid Campania, i dati del 18 maggio. Aumentano i decessi, contagi in calo

Sono 13 i morti riportati dal bollettino regionale di oggi, mentre i nuovi casi scendono a 3.253 su quasi 23mila tamponi. Peggiora la situazione nelle terapie intensive

Napoli, 18 maggio 2022 – Oscillazione continua sul fronte Covid: dopo la risalita improvvisa di ieri, nelle ultime 24 ore in Campania la situazione si è stabilizzata. Sono 3.253 i nuovi casi riportati dal bollettino regionale, 2mila in meno rispetto ai dati resi noti ieri. Hanno dato esito positivo 2.907 test antigenici e 346 molecolari, su un totale di 22.946 tamponi processati. Sono 13 i decessi (+5), di cui dieci avvenuti nelle ultime 48 ore e tre in precedenza, ma registrati solo ieri. Oggi la Campania è la seconda regione per numero di contagi

Covid Campania, il bollettino del 19 maggio. Stabile il tasso di contagio: 14,21%

Covid Campania, i dati del 18 maggio 2022
Covid Campania, i dati del 18 maggio 2022

Covid, cosa sta succedendo in Campania e in Italia:

Campania, seconda regione per contagi

Migliora la situazione nelle aree mediche degli ospedali campani, dove ci sono 531 pazienti Covid (-31). Nelle terapie intensive, invece, sono 37 i ricoveri in atto (+2). Prosegue il calo dei casi Italia: la situazione in tempo reale. Sono 144.951 gli attuali positivi in tutta la regione, a trinare i contagi è la zona della Città metropolitana di Napoli, con quasi 1.400 nuovi casi.

La regione con il maggior numero di casi odierni è sempre la Lombardia con 4.325 contagi, seguita da Campania (+3.253), Lazio (+2.883), Emilia Romagna (+2.835) e Veneto (+2.613). I casi totali dall'inizio della pandemia arrivano a 17.147.477. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 45.614 (ieri 59.720) per un totale che sale a 16.029.269. Gli attualmente positivi sono 14.823 in meno (ieri -14.967) per un totale di 952.578. Di questi, 944.984 sono in isolamento domiciliare.

​Cosa succede nelle province

L’area metropolitana di Napoli è la zona continua ad avere il più alto numero di casi: oggi sono 1.394 e portano a oltre i 917mila contagiati nel bilancio degli ultimi due anni. Scende sotto quota mille la provincia di Salerno con 893 nuovi positivi che, aggiunti alle migliaia di casi finora esaminati, porta il totale a sfiorare i 300mila casi dall’inizio della pandemia ad oggi.

Nelle ultime 24 ore, a Caserta sono emersi 530 positivi: supera di poco la quota dei quasi 263mila casi dal febbraio 2022 ad oggi. Fanalini di coda nella lista dei contagi sono ancora Avellino, con 245 nuovi contagi e un conto complessivo dei malati e dei guariti che arriva a toccare i quasi 105mila residenti in due anni, e Benevento che oggi ha invece registrato 162 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, per un totale di oltre 66mila casi in tutto.

Due nuove sottovarianti

Scoperte in Veneto due nuove sottovarianti del virus Sars-Cov2, tracce identificate nei campioni prelevati nelle province di Venezia e di Padova. I due virus presentano caratteristiche genetiche differenti, ma entrambe non hanno precedenti in Italia e nel Veneto. Ecco cosa sappiamo delle due varianti

Napoli e Bergamo, due ospedali a confronto

Si terrà venerdì 20 maggio, a partire dalle ore 9, il convegno organizzato dall'Azienda Ospedaliera dei Colli di Napoli, in collaborazione con il Centro Interuniversitario di ricerca per lo sviluppo  sostenibile (Cirps), dal tema "La sfida Covid. A due anni dall'inizio della pandemia da Covid-19. Come eravamo, come siamo e come saremo". Una giornata di studio che, partendo dalle esperienze assistenziali degli ospedali Cotugno di Napoli e Humanitas Gavazzeni di Bergamo, vuole sondare le transizioni del dopo pandemia e fornire un'analisi non solo delle criticità, ma anche dei fattori di resilienza e delle occasioni di crescita sociale.

"Il convegno vuole raccontare questi due lunghi e complessi anni di pandemia", spiega Maurizio di Mauro, direttore generale dell'Azienda ospedaliera dei Colli, alla quale afferisce il Cotugno. "Abbiamo scelto di farlo – aggiunge – attraverso le voci di medici ricercatori, psicologi, di esperti autorevoli, ma anche di pazienti ricoverati nei nostri reparti Covid. Abbiamo messo a confronto le esperienze scientifiche e assistenziali di due ospedali, il Cotugno e l'Humanitas Gavazzeni di Bergamo, che hanno vissuto in primissima linea il 2020 e 2021”.

Covid, cosa succederà in estate

Mentre l’oscillazione dei contagi continua – questo l’ultimo aggiornamento sulla situazione Covid in Veneto – la gente si chiede cosa succederà durante le vacanze estive. Per l'estate "mi aspetto che si continui su questo livello di trasmissione di Sars-CoV-2 più o meno elevato”, sottolinea Crisanti. “Purtroppo stiamo procedendo anche con un numero di morti ancora alto", dice. Intanto nel mondo cresce il livello di attenzione per Omicron 4 e 5. Al riguardo l'Ecdc, Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, stima possano diventare in breve dominanti in Europa e le classifica come varianti di preoccupazione da monitorare strettamente.

Vaccino ai bambini? Spreco di soldi”

"Penso che sarebbe uno spreco di soldi" immunizzare i bambini sotto i 6 anni contro il Covid, "perché non corrono particolari pericoli. Non ha senso proporre una vaccinazione di massa per questa fascia d'età". È il pensiero espresso da Andrea Crisanti, direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell'università di Padova, in merito alla vaccinazione anti-Covid per i bambini da 6 mesi di vita ai 5 anni d'età. In questo momento una richiesta di autorizzazione per questa fascia d'età è stata presentata in Ue da Moderna per il suo vaccino. La valutazione da parte dell'Agenzia europea del farmaco Ema è in corso.