Venerdì 19 Aprile 2024

Covid Campania oggi, il bollettino del 12 maggio. Incidenza in calo: -28% in una settimana

La provincia con il più alto miglioramento è quella di Caserta, con -30,5% di casi ogni 100mila abitanti. Sono 4.733 i nuovi positivi di oggi, 9 i morti. Ricoveri in aumento

Napoli, 12 maggio 2022 – Migliora la fotografia dei contagi in tutta la Campania, dove nell’ultima settimana si registra 2.768 casi ogni 100mila abitanti, con un calo del 28,4%. Sopra la media nazionale i posti letto in area medica (16,5%) e in terapia intensiva (6,5%) occupati da pazienti Covid-19. Sono questi i primi risultati del monitoraggio della Fondazione Gimbe nel periodo tra il 4 e il 10 maggio.

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La provincia con il margine più alto di miglioramento è quella di Caserta, con -30,5% rispetto alla settimana precedente e 610 casi ogni 100mila abitanti, seguita dalla zona dal -30% di Salerno (669 casi), il -29,6% di Avellino (726 casi) e un -26% a Benevento (698). Migliorano anche Napoli e i Comuni dell’hinterland con un -26,5% e 495 casi ogni 100mila residenti. Cosa succede nelle altre regioni: il bollettino nazionale in tempo reale

Covid, come sta cambiando la situazione:

Covid Campania, i dati del 12 maggio 2022
Covid Campania, i dati del 12 maggio 2022

Il bollettino di oggi in Campania

Sono 4.733 i nuovi casi (+377 rispetto ai dati di ieri) di Covid-19 registrati oggi in Campania, a fronte di 27.011 test effettuati (19.846 antigenici e 7.165 molecolari). Delle nuove positività, 4.251 sono stati tracciati attraverso i tamponi antigenici e 482 ai molecolari.

Nel bollettino diramato oggi dall’unità di crisi regionale, sono segnalati anche 9 morti: 5 avvenuti elle ultime 48 ore e 4 deceduti in precedenza, ma registrati soltanto ieri. La Regione, infine, indica un netto peggioramento nelle aree mediche, con 633 ricoverati nei reparti Covid dedicati (+56), e nelle terapie intensive del territorio, dove sono presenti 35 pazienti gravi (+1).

Sono 150.754 le persone attualmente positive in tutte le province (-672), i casi più alti a Napoli e nei Comuni dell’hinterland. Sono 5.396 i campani risultati guariti nelle ultime 24 ore, su un totale di 1.660.375 casi esaminati negli ultimi due anni di pandemia.

Cosa succede nelle province

L’area metropolitana di Napoli è la zona con il più alto numero di casi: oggi sono 2.054 e portano a superare i 908mila contagiati nel bilancio degli ultimi due anni. Rispetto al Napoletano, sono quasi la metà i casi a Salerno: lo storico della pandemia parla di quasi 294mila contagi, mentre oggi sono 1.120 i positivi riscontrati dall’analisi dei test. Nelle ultime 24 ore, a Caserta sono emersi 820 positivi: sfiora la quota dei 260mila casi dal febbraio 2022 ad oggi.

Fanalini di coda nella lista dei contagi sono ancora Avellino, con 437 nuovi contagi e un conto complessivo dei malati e dei guariti che supera la quota dei 103mila residenti in due anni, e Benevento che oggi ha invece registrato 262 nuovi positivi nelle ultime 24 ore, per un totale di oltre 65mila casi in tutto.

Omicron Ba.2, sottovariante prevalente

In Italia "la sottovariante Omicron Ba.2 ha quasi completamente soppiantato la Ba.1, mentre vengono già segnalati i primi casi di Ba.4. Allo stato attuale delle conoscenze, queste nuove sotto-varianti di Omicron sembrano avere una maggior trasmissibilità rispetto a Ba.2 e, soprattutto, una maggior capacità di evadere la protezione immunitaria, sia da vaccino, sia da pregressa infezione: questo determina una probabilità più elevata di reinfezione, oltre ad una maggiore resistenza di queste varianti agli anticorpi monoclonali". Lo sottolinea la Fondazione Gimbe nel report settimanale indipendente sull'epidemia di Covid-19 in Italia. "Per quanto riguarda l'efficacia vaccinale sull'ospedalizzazione, se per queste nuove sotto-varianti non sono ancora disponibili dati, la somministrazione della dose booster resta di cruciale importanza al fine di mantenere una copertura adeguata contro Omicron e Omicron 2", si evidenzia nel report. Secondo i dati dell'ultimo report dell'Istituto superiore di sanità, dal 24 agosto 2021 al 4 maggio 2022, in Italia sono stati segnalati quasi 400mila casi di reinfezione (3,3% del totale).

Tuttavia l'incidenza delle reinfezioni, stabile intorno all'1% fino al 6 dicembre 2021 (data di riferimento per l'inizio della diffusione della variante Omicron), è rapidamente salita al 3% a inizio gennaio 2022, mantenendosi su questi valori - rileva Gimbe - fino a fine marzo 2022, per poi crescere ulteriormente nelle ultime settimane, sino a raggiungere il 5%. Il rischio di reinfezione colpisce in particolare i più giovani (fascia d'età 12-49 anni), le donne rispetto agli uomini, le persone con prima diagnosi di Covid-19 notificata da oltre 210 giorni, le persone non vaccinate o vaccinate con almeno una dose da oltre 120 giorni, gli operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.

Cosa succede in Italia e nel mondo

A livello globale, il numero di nuovi casi e decessi Covid-19 continua a diminuire, proseguendo una tendenza iniziata dalla fine di marzo 2022. In particolare, nella settimana dal 2 all'8 maggio, sono stati segnalati oltre 3,5 milioni di casi e oltre 12mila decessi, con una diminuzione rispettivamente del 12% e del 25% rispetto alla settimana precedente. Lo evidenzia l'ultimo report settimanale dell'Organizzazione mondiale della Sanità (Oms).

Nonostante il calo generale, è stato segnalato un aumento del numero di nuovi casi settimanali nelle Americhe (+14%) e in Africa (+12%). In quest'ultima è stato segnalato anche un aumento del numero di decessi settimanali (+ 84%). Da inizio pandemia fino all'8 maggio 2022, a livello globale, sono stati segnalati oltre 514 milioni di casi di infezione da Sars-Cov-2 confermati e oltre 6 milioni di decessi registrati (anche se, per quanto riguarda questi ultimi, una recente stima dell'Oms parla di un numero reale pari almeno al triplo).

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