Mercoledì 24 Aprile 2024

Covid Campania, bollettino dell'1 novembre. De Luca: "Medici no vax offendono i pazienti"

Nuova impennata della curva con 2.391 nuovi casi e 2 morti. Ricoveri in aumento in tutti i reparti

Napoli, 1 novembre 2022 – "Gravissima e irresponsabile la decisione del Governo di riammettere negli ospedali e nelle Rsa medici no vax". È il commento del governatore campano Vincenzo De Luca alla decisione presa ieri dal Consiglio del ministri sull’obbligo vaccinale dei sanitari. Secondo De Luca, che ieri mattina ha firmato l’ordinanza sull’uso delle mascherine in corsia, si tratta di “una decisione che offende la stragrande maggioranza dei medici e degli infermieri che si sono comportati in maniera deontologica e responsabile”, oltre ad essere “un'offesa ai pazienti”. Intanto, oggi in Campania si registra una nuova impennata di contagi: il bollettino dell'1 novembre

Covid Campania, il bollettino dell'1 novembre 2022
Covid Campania, il bollettino dell'1 novembre 2022

Il bollettino di oggi

Sono 2.391 i nuovi casi di Covid-19 tracciati nelle ultime 24 ore in Campania, un dato in forte rialzo rispetto ai 613 contagi di ieri. A fronte di 15.043 test processati, sono risultati positivi 2.277 tamponi antigienici (su un totale di 12.148) e 114 al molecolare (su un totale di 2.875). Sono soltanto 2 i morti riportati nel bollettino regionale di oggi, esattamente come ieri. Leggero peggioramento dei ricoveri in tutti i reparti, con 273 pazienti positivi nei reparti ordinari (+4) e 13 nelle terapie intensive (+1).

De Luca: “Rientrare i medici no-vax? Scelta ideologica”

Stoccata netta alla scelta del Governo di fare decadere l’obbligo vaccinale per i sanitari. “Altro che rifiuto di una gestione ideologica dell'emergenza – dice Vincenzo De Luca – questa è davvero una decisione tutta ideologica, totalmente irresponsabile, e degna della peggiore politica politicante. È una decisione che toglie sicurezza e tutela ai pazienti ricoverati e ai loro familiari. È una decisione che crea enorme difficoltà ai dirigenti delle strutture sanitarie e ospedaliere, nel loro obbligo di tutela della salute dei pazienti. È una decisione che rischia, se si diffonde il contagio fra i medici, di fare avere ancora meno personale in servizio, altro che più medici", conclude il governatore campano.