Covid Campania, 17 dicembre, 1.841 positivi e 10 decessi. De Luca: "Fiammata preoccupante"

Negli ospedali i ricoverati per il virus sono 50 in più in 24 ore: 445 in totale. Riattivate alcune terapie intensive per la pandemia

Bollettino Campania, 17 dicembre 2021

Bollettino Campania, 17 dicembre 2021

Napoli, 17 dicembre 2021 - Sono 1.841 i positivi al coronavirus registrati nelle ultime 24 ore in Campania, rilevati a fronte di 38.876 tamponi processati. Se ieri l'indice di contagio era pari al 4.43% oggi è 4,73%.  Lo comunica l'unità di crisi della Regione.  Sono dieci i decessi registrati, sette persone sono morte nelle ultime 48 ore e tre in precedenza ma registrate ieri. Il totale degli attuali positivi sale a 23.991 unità (+960). La situazione ospedaliera: sono 445 i campani ricoverati negli ospedali a causa del Covid 19: 412, 17 più di ieri, sono nei reparti di normale degenza e 33, sette più di ieri, invece, in terapia intensiva.  Covid Campania 16 dicembre, oggi 1.770 casi. De Luca: "Scuole, 100% personale vaccinato"

Bollettino Campania, 17 dicembre 2021
Bollettino Campania, 17 dicembre 2021

La mappa dei contagi

La più colpita continua ad essere l’area della Città metropolitana di Napoli, con 1.110 casi (ieri 1.034) che portano a 304.011 il totale dei positivi che si sono registrati negli ultimi due anni. La seconda città, per numero di contagi, è ancora Caserta con 295 (ieri 300) persone risultate positive nelle ultime ore, che portano il conteggio totale dei casi riscontrati finora in tutta la provincia a 78.503 unità. A Salerno ci sono altri 272 (ieri 296) casi e un bilancio dei contagiati dal virus di 82.288 persone, dal febbraio 2020 ad oggi. Subito dopo, nella classifica dei contagi di oggi per provincia, compare Benevento con 89 (ieri 68) nuovi contagi e un conto complessivo dei malati e dei guariti di 15.508 persone contagiate dall’inizio della pandemia. Avellino ha invece registrato 58 (ieri 60) nuovi positivi, per un totale di 23.740 casi in tutto Covid Campania, 18 dicembre, 6 decessi, 2.256 contagiati, oltre 25 mila in quarantena

De Luca: "Fiammata altamente preoccupante"

"C'è una fiammata di contagio altamente preoccupante. Siamo al punto che se continua questa ondata dovremmo chiudere reparti ordinari e riaprire i reparti di terapia intensiva. Ieri ho dato indicazione ai direttori generali di riattivare i posti di terapie intensiva a cominciare dagli ospedali modulari che abbiamo realizzato". Lancia l'ennesimo allarme il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.  "Siamo nel pieno della quarta ondata", ripete più volte nel corso della consueta diretta Facebook del venerdì.  Dati Covid oggi Italia: contagi ancora in crescita. Bollettino del 17 dicembre in diretta E avverte: "Se perdiamo la testa nella settimana dalla vigilia di Natale a Capodanno perdiamo tutto quello che abbiamo fatto in questi mesi e ci ritroviamo a metà gennaio a dover richiudere. Ieri abbiamo avuto 40mila vaccinati di cui molti con prima dose. Si conferma che c'è una ripresa della campagna di vaccinazione anche se da ieri cominciamo ad aver un dato estremamente preoccupante, aumenta la diffusione del contagio ad un ritmo impressionante. Un aumento che è dell'ordine del 200-300% di contagi", spiega il Governatore. 

Ospedale dei Colli, Di Mauro: "Vaccino ha dato risultato eccezionali"

"C'è un incremento del numero dei ricoveri e stiamo cercando di fronteggiare questa nuova ripresa del contagio. L'età pediatrica incide sulla diffusione del virus in un rapporto di 1 a 4 - spiega il direttore generale dell'Ospedale dei Colli di Napoli, Maurizio Di Mauro - i bambini sono dei vettori perché trasmettono in famiglia, ai nonni, ecco perché noi stiamo vedendo un incremento dei ricoveri anche con vaccinati con doppia dose da almeno sei mesi, quindi è importante la dose booster per una protezione maggiore".

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"Ieri siamo partiti in Campania con la vaccinazione in età pediatrica - ha aggiunto - è un modo per proteggerli e consentirà anche una minore diffusione del virus. I ricoverati vaccinati con doppia dose sono persone fragili, immunodepresse, persone in cui il virus rafforza le loro patologie pregresse. Non abbiamo ricoverati con doppia dose di vaccino che non abbiano anche altri fattori concomitanti. La percentuale dei ricoveri rispetto all'alto numero dei contagiati è bassa e questo significa che seppur contagiati i vaccinati riescono ad essere protetti, questo significa che il vaccino ha dato risultati eccezionali".