Giovedì 17 Luglio 2025
ANTONIO TROISE
Napoli

Costruzioni e servizi fanno volare il Pil della Campania

Il rapporto della Svimez registra anche nel 2024 una performance del Sud migliore rispetto al Nord

Il presidente della Svimez, Adriano Giannola

Il presidente della Svimez, Adriano Giannola

Anche nel 2024 il Sud è cresciuto più velocemente rispetto al Nord con la Campania e la Sicilia che hanno fatto da traino registrando le migliori performance. Merito soprattutto del Pnrr e della crisi dell’eexport nelle regioni del settentrione determinato soprattutto dalla recessione in Germania. Sono questi i dati più rilevanti diffusi ieri dalla Svimez nel corso della presentazione, presso la sala stampa estera, dei dati relativi alle economie regionali.

Nel 2024, come nel biennio precedente, il Pil delle Regioni meridionali è aumentato dell’1% rispetto allo 0,6% del Centro Nord. Complessivamente, fra il 2022 e il 2024 il Pil è cresciuto dell’8,6% nel Mezzogiorno e solo del 5,6% nel Nord, riducendo quindi il gap di 3 punti precentuali. La migliore crrescita è dovuta alle costruzioni (+3% contro lo 0,6% del Nord) ed è stata superiore anche la dinamica dei servizi. Registra una sostanziale tenuta, invece, il comparto manufatturiero.

Campania e Sicilia al Top

Per quanto riguarda le regioni al Sud spiccano le performance della Sicilia (+1,5%) e della Campania (+1,3%, accumunale delle migliori dinamiche d’area del valore aggiunto delle costruzioni. Nel triennio 2022-2024 la crescita comulata della Campania è stata del 5,6% quasi doppia rispetto al dato medio delle regioni del centro Nord. Importante anche il trend degi investimenti comunale, aumentati del 75,3% nel Sud passando da 4,2 a 7,4 miliardi. In Campania, sono passati da 1 a 1,7 miliardi, con una crescita del 66,8%.

La corsa del turismo

Il settore del turismo rappresenta il secondo pilastro della crescita del Pil meridionale con un aumento medio del vlaore aggiunto dello 0,7% (in Campania è arrivato all’1,1%). L’effetto della maggiore crescita si riflette anche nel buon andamento dell’occupazione, con 142mila unità in più che contribuiscono er il 40% all’incremento nazionale. La brutta notizia riguarda, invece, lre retribuzioni reali che, nel Sud, continuano ad essere di 6 punti inferiori rispetto al 2019.