Napoli, 6 ottobre 2022 – Mandragora, dalle pozioni magiche di Harry Potter e gli intrighi machiavellici alla cruda realtà. È una pianta tanto diffusa nei campi, quanto insidiosa. Scambiate spesso per spinaci, biete e borragine, le foglie verdi di questa pianta – detta anche mandragola – possono diventare molto pericolose a causa della loro tossicità. È quello che è accaduto nel Napoletano, dove alcuni negozi hanno venduto per errore delle foglie di mandragora – forse raccolte dai contadini insieme agli spinaci o alle biete – e cinque persone sono rimaste intossicate. Alcuni dei lotti sono stati commercializzati da società di Forio d'Ischia e Volla nel Napoletano, Aversa nella zona Caserta, San Valentino Torio nel Salernitano e Avezzano, vicino a L'Aquila.
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Mandragora scambiata per spinaci: come riconoscerla -
Sommario:
- Erba magica o verdura da evitare?
- Dove si trova la radice velenosa
- Effetti collaterali: può essere una droga
Erba magica o verdura da evitare?
Nell’immaginario collettivo, la mandragora è un’erba magica: ingrediente fondamentale per le pozioni di maghi e streghe dei libri di avventura. Non solo nei libri per bambini, ma anche nei voluminosi trattati dello storico medievalista Jules Michelet, che citava la mandragora come una delle erbe protagoniste dei sabba delle streghe.
Dietro la mitologia, c’è una parte di verità: se presa a piccole dosi, la radice di questa piante ha proprietà sedative, ma può avere un potente effetto allucinogeno ed è infatti vietato l’utilizzo in erboristeria o in medicina. E, infatti, era usata nell’antichità per le sue presunte proprietà magiche.
È ritenuta l'erba preferita dalle streghe e veniva largamente impiegata nella preparazione di pozioni e unguenti magici di diverso tipo. Già Niccolò Machiavelli, nel Cinquecento, dedicò alla Mandragola una commedia, considerata un classico della drammaturgia italiana. Alla pianta vengono attribuite caratteristiche afrodisiache e utili per combattere la sterilità, ma è piuttosto temuta poiché altamente tossica e confondibile con altre piante commestibili come spinaci, borragine e alcuni tipi di lattuga.
Dove si trova la radice velenosa
La mandragora è un’erba spontanea della famiglia delle Solanaceae, originaria delle regioni mediterranee. Si trova nei campi e per questo viene spesso confusa per erbe commestibili. La pianta è perenne, ha una radice bitorzoluta e le foglie, quasi senza gambo, sono di colore verde scuro di odore sgradevole, con fiori violetti e frutti simili a bacche gialle, le cui dimensioni variano dai due ai quattro centimetri. La radice è spesso ramificata, di colore marrone e di forma antropomorfa, e può raggiungere dimensioni notevoli, penetrando nel terreno fino a una sessantina di centimetri di profondità.
Effetti collaterali: può essere una droga
Non sono rari i casi di intossicazione alimentare dovuti all’ingestione di mandragora, spesso confusa con altre piante commestibili. È talmente tossica che l’utilizzo in medicina e in erboristeria è vietato. Le piante solanacee contengono la solanina, un alcaloide tossico che agisce sul sistema nervoso e sui tessuti dell’apparato digerente. La parte usata come “droga” è costituita dalla radice essiccate, ma anche dall'erba fresca.