Napoli, 29 novembre 2022 – Estorsioni per agevolare il clan Cesarano. È per questo che stamattina i carabinieri hanno eseguito un'ordinanza di misura cautelare a carico di sei persone, tre delle quali arrestate e finite in carcere perché sospettate dei reati di tentata estorsione e di estorsione, entrambi i reati aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan Cesarano o di Ponte Persica. Altre tre persone, invece, sono sottoposte all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria perché gravemente indiziate dei reati di cessione e illecita detenzione di sostanze stupefacenti.
Clan Casalesi, 37 arresti nel Casertano: manette ai figli del boss Bidognetti
In particolare, le estorsioni sarebbero state poste in essere, rispettivamente, in danno di un gestore di un tratto di spiaggia di Castellammare di Stabia, del titolare di una falegnameria e del titolare di uno studio commercialista. In uno degli episodi, per commettere l'attività estorsiva, uno degli indagati – già in carcere per altri reati – si sarebbe avvalso di un cellulare illecitamente detenuto all'interno dell'istituto penitenziario.