Sabato 20 Aprile 2024

Cippo di Sant’Antonio a Napoli: falò nei Quartieri spagnoli, della Torretta, di Materdei

Si brucia legna ma anche rifiuti. Due minorenni denunciati per il furto di un pino

Cippo di Sant'Antonio a Napoli

Cippo di Sant'Antonio a Napoli

Napoli, 17 gennaio 2022 – Controlli della polizia locale di Napoli in vista dei falò accessi nella notte del cippo di Sant'Antuono. La locale in sinergia con i Servizi comunali e l'Azienda locale di igiene urbana, ha organizzato dei servizi di prevenzione mirati a individuare e sequestrare alberi, legname, materiale ingombrante, rifiuti pronti ad essere utilizzati per l'incendio in piazza.

Nonostante i controlli nella notte tra il 16 ed il 17 gennaio sono stati diversi i falò, organizzati per la maggior parte da ragazzi, che hanno interessato la città, in particolare nelle zone dei Quartieri spagnoli, della Torretta, di Materdei.

E proprio stamane 17 gennaio i carabinieri di Marano hanno denunciato un 15enne e un 14enne, uno di Forcella e l'altro del quartiere Mercato, sorpresi mentre in scooter trascinavano un grosso pino rubato in un condominio privato nel comune di Marano e quando si sono accorti di essere stati scoperti lo hanno abbandonato in strada. Sono stati entrambi identificati, denunciati per furto e riaffidati ai genitori. Lo scooter era privo di assicurazione e il baby centauro alla guida senza patente perché ancora non conseguita.

La denuncia del consigliere regionale Borrelli

"È accaduto - denuncia il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli - quello che temevamo e che abbiamo denunciato per diverso tempo. Anche perché diverse 'bande' avevano preannunciato sui social quello che avrebbero fatto e così è stato. La notte del cippo, con tutto quello che la precede, rappresenta una sorta di battesimo del fuoco per i baby-criminali, una porta d'ingresso al mondo della delinquenza vera e propria. Il fatto che questi ragazzini siano ostili nei confronti delle forze dell'ordine e delle istituzioni, avendo attraverso i social lanciato insulti verso la polizia ed anche me, dimostra, appunto, quanto i protagonisti di questa barbara e criminale tradizione siano spinti da valori sociali e culturali del tutto errati. Questo fenomeno va quindi represso attraverso un presidio del territorio a partire dai mesi precedenti alla notte del cippo applicando la tolleranza zero e attraverso un programma intensivo di rieducazione. Se non si intervenire molti di questi ragazzini passeranno dal cippo ai furti, alle rapine o magari a qualcosa di anche peggio".