Venerdì 19 Aprile 2024

Casoria, 15enne ucraino in fuga dalla guerra: costretto a lavorare in nero per vivere

Il ragazzo è arrivato in Italia con la mamma, ospite da una zia. I carabinieri lo hanno scoperto a lavorare senza contratto in un cantieere edile, nonostante l'obbligo scolastico

Napoli, 11 giugno 2022 – Fuggito dalla guerra, dopo un lungo viaggio dall’Ucraina a Napoli, un 15enne è stato trovato in un cantiere a lavorare in nero. Era arrivato in Italia con la mamma, dove sono stati accolti da una zia. E, per vivere, il ragazzino ucraino, aveva trovato lavoro in un cantiere edile senza regolare contratto. Una doppia illegalità per i titolare dell’azienda: non solo la mancanza di contratto, ma anche la giovanissima età del ragazzo, costretto a lavori pesanti e pericoloso.

Cantiere edile
Cantiere edile

È successo a Casoria, nel Napoletano. La vicenda è stata portata allo scoperto durante un controllo straordinario contro la manodopera in nero, effettuato dai carabinieri insieme al nucleo ispettorato del lavoro di Napoli. In un cantiere, dove erano in corso lavori di abbattimento e ricostruzione di una palazzina di edilizia civile, i militari hanno scoperto e identificato quattro lavoratori, tre dei quali senza contratto: tra questi anche il 15enne ucraino. I carabinieri hanno poi scoperto che il minore non aveva assolto gli obblighi scolastici.

La storia

I carabinieri di Casoria hanno ricostruito la storia del 15enne ucraino. Sfuggito alla guerra con la madre e ospitato in Italia dalla zia, per lui nessun banco di scuola, ma un lavoro come operaio in un cantiere.

Il datore di lavoro della ditta affidataria dei lavori è stato denunciato. L'attività imprenditoriale è stata immediatamente sospesa con intervento amministrativo per l'impiego di personale in nero. Alla ditta sono state elevate sanzioni per un importo di 14mila euro, mentre sono state impartite prescrizioni penali per oltre 11mila euro.