Carcere, detenuto tenta di strangolare agente. Sappe: "Denunce quotidiane"

Per il Sindacato di polizia penitenziaria i numeri degli "eventi critici" in soli 6 mesi sono "allucinanti": quasi 4 mila colluttazioni, 503 ferimenti, oltre 5 mila atti di autolesionismo

Un presidio degli operatori del penitenziario

Un presidio degli operatori del penitenziario

Napoli, 7 novembre 2021 - Nuova aggressione a danno degli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, nel Casertano. Un detenuto nigeriano, uscito dalla sua cella nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) "ha tentato di strangolare un giovane poliziotto penitenziario".  Lo denuncia, in una nota, Donato Capece, segretario generale del Sappe - Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.  "Ho personalmente chiamato l'agente e gli ho espresso a nome del Sappe, vicinanza e solidarietà nonché calorosi auguri di una pronta guarigione", scrive ancora il segretario del Sappe.  Carcere, 5 agenti aggrediti con candeggina a Caserta: 7 giorni di prognosi

Per Capece "servono interventi urgenti e strutturali che restituiscano la giusta legalità al circuito penitenziario intervenendo in primis sul regime custodiale aperto. "I numeri degli eventi critici accaduti nelle carceri italiane nel primo semestre del 2021 sono allucinanti - aggiunge il segretario del Sappe -: 5.290 atti di autolesionismo, 44 decessi per cause naturali, 6 suicidi e 738 sventati dalla Polizia Penitenziaria, 3.823 colluttazioni, 503 ferimenti. In pratica, ogni giorno nelle carceri italiani succede qualcosa, ed è quasi diventato ordinario denunciare quel che accade tra le sbarre".  Violenze in carcere, Cartabia: "Oltraggio a dignità della persona, tradita Costituzione"