
Napoli, 4 settembre 2023 – Identificato il cadavere affiorato nel mare di Capri: è un uomo di 51 anni e stava lavorando come costumista per il nuovo film di Paolo Sorrentino. Dopo le scene girate a Napoli, il cast si era spostato sull’isola azzurra per iniziare le riprese il 9 settembre nei Giardini di Augusto sotto la guida del regista Premio Oscar. Al momento le cause della morte rimangono un mistero: stamattina l’autopsia potrà chiarire molti punti oscuri.
Il 51enne potrebbe essere caduto dagli scogli appuntiti della Grotta dell'Arsenale e non essere più riuscito a risalire sulla roccia. L'unico dato certo è che l'uomo avrebbe trascorso la notte sull'isola prima di perdere la vita. Si cerca il telefonino dell’uomo: potrebbe rivelare qualche traccia per ricostruire la tragedia.
Cosa è successo: l’inchiesta
Il 51enne è stato trovato senza vita e con una ferita alla testa venerdì mattina nello specchio d'acqua tra Marina piccola e i Faraglioni, a una decina di metri dalla riva, ma è identificato solo ieri attraverso la fede che portava al dito.
Sulla morte è stata aperta un'inchiesta della Procura di Napoli, coordinata dal pm Silvio Pavia e affidata alla polizia, che era intervenuta venerdì insieme alla Capitaneria di Porto e il 118 nelle operazioni i di recupero del cadavere.
L'uomo indossava una maglietta e pantaloni, ma non il costume da bagno. Non aveva documenti o cellulare, che probabilmente sono andati persi in acqua. Tra le ipotesi sembra prevalere quella dell'incidente: il 51enne potrebbe essersi avventurato tra gli scogli ed essere caduto, ma sono ancora tanti i lati oscuri.
Le prime ipotesi sulla morte
Le riprese sono concentrate nella zona al di sotto di via Krupp e dei giardini di Augusto. Tra le ipotesi della morte, secondo quanto si apprende, sarebbe da escludere il suicidio. Al momento, gli inquirenti sembrano orientati verso un malore o un’onda anomala che avrebbero provocato una caduta in acqua. Diverse le persone sentite dagli inquirenti per ricostruire le ultime ore di vita dell'uomo. La polizia ha anche acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza di una vasta zona dell'isola.
Tra le ipotesi che si affacciano, è che l'uomo potrebbe essere caduto tra la massa di scogli appuntiti, una barriera che protegge la Grotta e la zona dalle altre onde, escludendo con tutta probabilità il suicidio. Un'onda potente o anomala potrebbe essere stata la causa del mortale impatto che ha spezzato la vita dell'uomo mentre cercava di risalire appigliandosi alle rocce. Ma sino a quando non ci sarà il referto autoptico, che si terrà stamattina all'Istituto di medicina legale di Ischia, il decesso rimane un mistero.
L’autopsia
La Procura di Napoli ha fissato per questa mattina l'autopsia dell'uomo annegato. Il 51enne sarebbe rimasto in acqua per alcune ore nella località rocciosa chiamata Grotta dell'Arsenale, solitamente frequentata in pieno giorno da numerosi naturalisti. L'autopsia prevista per oggi aiuterà a risalire alla dinamica dell'accaduto che ha portato alla morte dell’uomo della troupe di Sorrentino.