Giovedì 25 Aprile 2024

Capodanno 2023, a Napoli arriva la pericolosa Bomba Kvara: "Attenzione, può essere letale"

É l'ultima novità del Veglione partenopeo, un ordigno infarcito di 3 kg di esplosivo. Perchè si chiama così e quali sono gli effetti

Napoli, 30 dicembre 2022 – Arriva sul mercato clandestino di Napoli la “bomba Kvara”, un ordigno con tre chili di materiale esplosivo potenzialmente letale. È l’ultima novità del Capodanno 2023, un botto pericolosissimo che deve il suo nome proprio alla potenza di fuoco. "Quest'anno abbiamo sequestrato finora anche bombe grandi, fino a tre chili di materiale esplosivo, che possono essere letali”, spiega Gaetano Savarese, luogotenente dei carabinieri. Ecco cosa sta succedendo. 

Carabinieri con fuochi d'artificio sequestrati a Napoli in questi giorni
Carabinieri con fuochi d'artificio sequestrati a Napoli in questi giorni

Bomba Kvara: perchè si chiama così 

Sul mercato nero napoletano sta circolando un nuovo ordigno. É stato battezzato Kvara in onore di Kvaratshkelia, il giocatore georgiano che sta facendo sognare i tifosi azzurri. È talmente esplosiva, che l’ultimo esemplare sequestrato e fatto brillare dai carabinieri ha avuto conseguenze devastanti: ha creato un cratere di un metro nel terreno, sparando detriti a dieci metri di distanza. “A Napoli c'è ormai una tradizione di scaramanzia e di speranza di festa unendo calcio e botti a Capodanno", ricorda Savarese.

Quali sono gli effetti dell'ordigno

Il Capodanno è ormai vicinissimo e la città si prepara ai grandi festeggiamenti “illegali”. Come ogni anno, è attesa per domani sera una grande festa che, purtroppo, rischia di provocare feriti a causa dei fuochi d'artificio illegali. Quest'anno, chi prepara e vende illegalmente i botti nei vari laboratori artigianali, ha inventato la cosiddetta bomba Kvara. “Il fuoco da tre chili che abbiamo sequestrato – racconta Savarese – lo abbiamo fatto esplodere in una cava con terreno di pietra e ha prodotto un cratere di circa un metro di profondità. Se lo fai esplodere e sei a dieci metri da una persona, può davvero mettere a rischio la vita”.

Pericoli veri quelli delineati da Savarese e che i carabinieri di Napoli stanno affrontando già da mesi con diversi sequestri di fuochi d’artificio illegali e non solo. L’arma ha aperto il dialogo con i partenopei, per convincerli dei pericoli a cui possono andare incontro sparando i botti. “Parliamo ai ragazzini che raccolgono botti inesplosi e rischiano – spiega il militare – ma anche ai genitori nelle chiese per far capire davvero i pericoli di un Capodanno in cui si può gioire guardando fuochi sparati dai professionisti e non rischiare ferite o la vita”.