Camorra, su Tiktok le figurine dei clan. Nappi: "Danno di immagine per Napoli"

Un album delle figurine con i volti dei boss è apparso su diversi profili di Tiktok. "Gravissimo episodio di celebrazione della malavita, si indaghi", dice il consigliere regionale Nappi

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Napoli, 22 gennaio 2022 – Un album di figurine dei boss, la camorra cerca proseliti attraverso le immagini celebrative fai-da-te. Un’inquietante raccolta di figurine, come fossero giocatori di calcio, con i volti del crimine napoletano, dall’Alleanza di Secondigliano al sodalizio Amato-Pagano. Le immagini sono state pubblicate su TikTok, a denunciarlo il consigliere regionale leghista, Severino Nappi.

"Un vero e proprio album di figurine dei clan. È quanto ho intercettato su alcuni profili di TikTok, i cui gestori pubblicizzano, nel senso pieno del termine, cosche dell'area nord di Napoli, quella della Vanella Grassi, che definiscono la 'Sparta di Secondigliano', e quella degli Amato-Pagano", racconta Nappi. Tutto questo nello stesso giorno in cui, all’apertura dell’anno giudiziario di Napoli, il procuratore generale Luigi Riello, ha tratteggiato un pericoloso ritratto della camorra, che si alimenta di minorenni per allargare il giro d’affari criminale. E a parlare di baby gang è stata anche la ministra Luciana Lamorgese, arrivata a Napoli l’altro giorno per un summit sicurezza in Prefettura.

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Le figurine sono apparse su alcuni profili del social network. "Le immagini proposte – spiega Nappi – sono inequivocabili e riguardano i componenti delle suddette organizzazioni camorristiche. Ancor più inquietante il messaggio che invita a condividere i post, con l'obiettivo di aumentare i follower, solo così si aggiungeranno altri personaggi alla lista. Siamo di fronte all'ennesimo gravissimo episodio di celebrazione della malavita, che segnaliamo prontamente alle autorità preposte, affinché si chiudano immediatamente questi profili e si indaghi sull'accaduto”.

“Si tratta di un'azione inqualificabile che loda le gesta nefande di un manipolo di malavitosi, oltre ad arrecare un pesantissimo danno di immagine alla città, e ad offendere tutti i cittadini perbene, che rappresentano la stragrande maggioranza dei partenopei", conclude Nappi. Un'azione lesiva all'immagine di Napoli, come quella apparsa nei mesi scorsi sul giornale francese "Le Figaro".