Camorra: preso latitante, sorpreso in un ristorante sul litorale romano

L’uomo ritenuto vicino ai clan camorristici della zona di San Giovanni a Teduccio a Napoli è accusato di riciclaggio e altri reati finanziari

Immagini di repertorio

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Napoli, 17 agosto 2021 - Riciclaggio e società fantasma, arrestato sul litorale romano, mentre era in un ristorante a Santa Severa, brocker della camorra. É stato rintracciato in un ristorante sul litorale a nord di Roma e arrestato dalla polizia Giuseppe Savino, ritenuto vicino ai clan camorristici della zona di San Giovanni a Teduccio (Napoli), destinatario di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip su richiesta della Dda di Napoli. É accusato di riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ed altri reati finanziari. In particolare avrebbe riciclato e realizzato complesse operazioni finanziarie per ostacolare l'identificazione dei proventi frutto della commercializzazione di carburanti tramite alcune società cartiere, create ad hoc ed intestate a prestanomi tutte utilizzate al fine esclusivo di delinquere, come accertato nel corso delle indagini condotte dalla squadra mobile di Napoli e dalla guardia di finanza di Casalnuovo di Napoli.

L'arresto a Roma

A quanto reso noto, ieri sera il latinante è stato sorpreso dagli agenti dei Falchi della Squadra Mobile di Roma, durante alcuni controlli nei luoghi turistici, in un ristorante di Santa Severa. L'uomo, riconosciuto dagli agenti, è stato sottoposto a controllo dei documenti, palesemente falsi. Quindi è stato arrestato per possesso di documenti falsi validi per l'espatrio e poi portato al Tribunale di Civitavecchia per il giudizio direttissimo. Quindi sarà associato a un istituto di pena in esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere.