Napoli, bruciato vivo mentre è in videochiamata. Le urla: "È stato Pasquale"

Il 36enne Nicola Liguori è stato cosparso di benzina e dato alle fiamme mentre era seduto su una panchina. Prima di perdere i sensi, ha urlato il nome del presuneto aggressore (poi ascoltato in commissariato) e il movente

Ambulanza (immagini di repertorio)

Ambulanza (immagini di repertorio)

Napoli, 3 luglio 2022 - Orrore vicino a Napoli, dove un uomo è stato bruciato vivo nella notte tra giovedì e venerdì mentre era in videochiamata con la fidanzata. Si trovava seduto su una panchina in viale Tiziano, a Frattamaggiore, è stato cosparso di liquido infiammabile e poi dato alle fiamme. Nicola Liguori, di 36 anni, è stato avvolto in pochi istanti dal fuoco: il fratello arrivato sul posto lo ha portato subito in ospedale. La vittima ha ustioni sul corpo e versa in condizioni molto gravi.  Condotto in ospedale a Frattamaggiore prima è stato poi trasferito al centro grandi ustionati del Cardarelli di Napoli, ora è in gravi condizioni, sedato e in coma farmacologico al Policlinico di Bari, dove è stato trasportato stanotte in ambulanza.

Uomo dato alle fiamme nel Napoletano: c'è un fermo

Il racconto: “È stato Pasquale”

Prima di perdere i sensi, tra dolori lancinanti e con il corpo quasi tutto avvolto dalle fiamme, avrebbe pronunciato il nome del suo presunto aggressore (in serata ascoltato in commissariato) e anche il motivo del folle gesto. "Pasquale, è stato Pasquale, per il motorino". A raccontarlo è Biagio, fratello di Nicola Liguori, che ancora lotta per la vita al reparto di grandi ustionati del Policlinico di Bari, dove due notti fa è stato portato dopo un primo ricovero al Cardarelli di Napoli, trasportato in ambulanza dall'ospedale San Giovanni di Dio a Frattamaggiore, nel Napoletano.

Il movente

Secondo il racconto del fratello della vittima, alla base del gesto ci sarebbe un furto di uno scooter nel rione dove vive Nicola e tale Pasquale potrebbe essere colui che nella notte tra giovedì e venerdì avrebbe cosparso il corpo di Nicola di liquido infiammabile per poi dargli fuoco. L'uomo, gravemente ustionato, sarebbe stato stato accusato del furto dello scooter, circostanza smentita da Biagio che si è recato in commissariato per sporgere denuncia e raccontare quanto gli avrebbe confidato il fratello